Castellammare, Villa Comunale: Gazebo non in regola, regolamento ancora da modificare. A rischio le attività commerciali

Castellammare di Stabia. L’estate è ormai alle porte e gli esercizi commerciali si preparano ad affrontare al meglio la nuova ondata di cittadini, soprattutto dei comuni limitrofi, che giungono in città e in modo particolare sul lungomare. La stessa Villa Comunale, nei giorni seguenti l’inaugurazione del primo tratto, ha fatto registrare presenze da record. Sarà così, o meglio lo si spera, anche nel periodo estivo. Dalla parte opposta delle fotocamere che immortalano i colori che regala il tramonto stabiese, però, ci sono le attività ricettive che aspettano l’approvazione di un nuovo regolamento per l’occupazione di suolo pubblico per mettersi, finalmente, in regola con l’ente di Palazzo Farnese. Peccato che non è stato ancora approvato e tutte le strutture montate sembrerebbero essere a rischio sequestro. I commercianti sono sul piede di guerra minacciando, addirittura, una rivolta. Nella giornata di oggi è previsto un summit tra rappresentati delle attività che affacciano sul lungomare e amministrazione comunale. Da fin troppo tempo gli esercenti chiedono un cambio di regolamento per mettersi, finalmente, in regola. Si tratta di un testo vecchio, per certi versi obsoleto che non rispecchia quelle che sono le esigenze dei commercianti e dell’ utenza le cui abitudini risultano, ormai, mutate. Il documento, però, sembrerebbe essere pronto. Una proposta scritta dall’ ASCOM e consegnata all’allora Commissario Prefettizio che è stata ripresa, poi, dalla Giunta Pannullo che l’ha affidato alle commissioni consiliari. Poi il silenzio, non se ne è parlato più. Ed oggi, a poche settimane dalla stagione estiva, si torna ancora a parlare di questo tra la preoccupazione e lo sconcerto di tutti i commercianti costretti a vivere un rischio quotidiano di ricevere multe e sequestri visto che, in alcuni casi, le concessioni risultano scadute. Cambiare il regolamento significherebbe anche maggiori introiti per le casse comunali. Infatti i commercianti sarebbero disposti a pagare tutto l’anno cosa che attualmente non possono fare, nonostante i gazebo siano montati in maniera “quasi” permanente. Inoltre, alcuni, non rispettano le metrature previste dalle lievi modifiche emanate dall’ Amministrazione Cuomo. Un vero e proprio danno ad una città potenzialmente turistica con la conseguente perdita di decine di posti di lavoro. Non modificare questo testo significherebbe, per i giovani, perdere posti di lavoro, per il Comune, perdere soldi, per la città, perdere opportunità. Insomma un problema abbastanza serio, da non sottovalutare.


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