In queste ore i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma eseguono a Roma e non solo ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma nei confronti di otto persone (una in carcere, 4 ai domiciliari e 3 colpite da interdizione). Perquisizioni nelle province di Genova, Torino, Cremona, Milano, Parma, Grosseto, Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Benevento, Caserta e Bari, anche con l’ausilio dei reparti territoriali del Corpo. L’attività investigativa nasce dall’autonomo sviluppo di una segnalazione di operazioni sospette pervenuta nel 2016 al Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza per la prevenzione ed il contrasto del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, che ha svolto le successive indagini sotto la direzione del Gruppo Reati Societari della Procura della Repubblica di Roma. Le prove raccolte hanno permesso di mettere in luce una complessa organizzazione, dedita all’emissione di polizze fideiussorie in assenza di autorizzazione, che si è avvalsa di strutture societarie di fatto amministrate e dirette da V.A. (alias S.A.), nato a Napoli (67 anni), destinatario della misura di custodia cautelare in carcere, in quanto capo, organizzatore e promotore dell’associazione per delinquere (con specifici precedenti penali e noto agli atti di questo Nucleo Speciale per esser stato coinvolto in attività d’indagine sulle false fideiussioni per l’iscrizione dei campionati di calcio delle squadre di calcio della Roma, Napoli, Cosenza e Spal), composta da: 1. D.A., nata a Napoli (44 anni), moglie del capo dell’associazione, con il ruolo di “tesoriere”; 2. D.D., nata a Napoli (39 anni), cognata del capo dell’associazione, “tenutaria della contabilità”; 3. C.S., nato a Roma (58 anni), “braccio operativo”; 4. F.A., nato a Genova il (58 anni), “procacciatore dei clienti”. destinatari della misura degli arresti domiciliari; 5. D.C., nato a Roma (54 anni), “prestanome”; 6. M.L., nato a Roma (80 anni), “prestanome”; 7. P.P., nato a Napoli (58 anni), “prestanome”, destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa o ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e d’imprese per la durata di anni uno. L’attività condotta ha consentito di evidenziare l’esistenza sul territorio nazionale di un gruppo criminale, che a partire dal 2013 ha adottato modalità operative ben collaudate, ma soprattutto avvedute e scaltre, attraverso l’utilizzo di società costituite a tal fine e dismesse dopo un periodo di operatività con il successivo trasferimento della sede all’estero, per essere sostituite da altre compagini sociali, in modo da rendere difficile eventuali accertamenti da parte dell’Autorità di vigilanza e incidendo pericolosamente sul corretto andamento dei mercati finanziari di riferimento.