“Con la sentenza pubblicata questa mattina il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro il maxi bando con cui Consip aveva ritenuto di ipotecare per tre anni e per oltre 23 milioni di euro tutti gli affidamenti dei servizi legali e di consulenza cosiddetta strategica affidandoli a Ernest Young e ad un unico studio legale scelto dalla stessa societa’ multinazionale”. E’ quanto afferma l’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale nella causa sulla gara Consip per l’affidamento dei servizi di advisory. Nel ricorso presentato dall’avvocato Calcioli, difeso dallo stesso Pellegrino, si evidenza “l’inammissibile accorpamento da parte di Consip di prestazioni del tutto diverse tra loro e la violazione della concorrenza dovuta agli esosi requisiti che “avevano fatto si’ che partecipassero soltanto tre concorrenti con soli tre studi legali. Si e’ avuto il paradosso – prosegue Pellegrino – che proprio la societa’ pubblica, Consip, che dovrebbe avere cura della maggiore concorrenza negli appalti e negli affidamenti in tutto il paese, ha essa stessa posto in essere una condotta cosi’ gravemente discriminatoria anticorrenziale e quindi anche contraria alla ricerca della migliore qualita’ delle prestazioni; in tal modo tradendo frontalmente la missione per cui Consip sarebbe nata”. Il Consiglio di Stato – rileva ancora Pellegrino – ha pienamente accolto il ricorso annullando il bando in quanto “restringe decisamente la liberta’ di accesso alla gara e la concorrenza” avendo “accomunato prestazioni di genere del tutto diverso e richiesto requisiti quantitativi di livello patentemente eccessivo e disancorati da qualsiasi parametro qualitativo”. Una “decisa bocciatura dell’operato di Consip con riguardo al rispetto della concorrenza e la qualita’ dei servizi e che mette all’indice la societa’ pubblica che come noto proprio in queste settimane e’ al centro delle polemiche per il difetto di concorrenza anche nei maxi appalti di pulizia per scuole e amministrazioni, oggetto delle indagini di Roma e Napoli“.