Due medici del carcere di Fuorni a Salerno sono stati raggiunti da un avviso di garanzia con l’accusa di omicidio colposo per la morte del detenuto Alessandro Landi. Secondo il pm Elena Cosentino, della Procura di Salerno, il 36enne morì la notte di Santo Stefano dello scorso anno a causa di un arresto cardiaco causato dalla rottura dell’aorta ascendente. Secondo l’accusa, formulato nell’atto di chiusura delle indagini, i due medici  “pur in presenza di una sintomatologia anche pregressa, quale dolore toracico intenso e persistente, e costrinzione mandibolare, indicativa di una possibile cardiopatia, omisero di disporre il ricovero del paziente in ospedale, rimandandolo, invece, in cella”. Sarebbe bastato semplicemente fare gli enzimi cardiaci per accorgersi dell’infarto in atto e quindi disporre il ricovero in ospedale. ma così non fu e dopo la visita Landi fu rimandato in cella dove spirò dopo alcune ore. L’uomo era stato arrestato nell’ambito del blitz Italo con 62 arresti per rapine e  spaccio di droga tra Salerno e la piana del Sele. Ora i due medici G.B. 33 anni di Battipaglia e N.C. 33 anni di Pagani rischiano il processo.