Torre Annunziata. Marijuana in cassaforte: in manette Elena Piconia, 53 anni e il compagno, Annunziante Garofalo, 61 anni. Scoperto il covo di via Sambuco della coppia dello spaccio. Stamattina, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi ed ha rimesso in libertà l’uomo, mentre la donna è stata trasferita nel carcere di Pozzuoli.
Ieri pomeriggio, i carabinieri della stazione di Torre Annunziata, guidati dal comandante Egidio Valcaccia, hanno eseguito una perquisizione in via Sambuco, covo della coppia dello spaccio. Nel centro storico torrese era stata segnalata un’intensa attività di spaccio gestita, in particolare da Elena Piconia. Quando i militari sono giunti presso l’abitazione, sia la donna che il compagno hanno fatto resistenza a far accedere i militari all’interno dell’abitazione. La perquisizione – inizialmente – ha dato esito negativo. Ma i militari hanno notato un filo della corrente elettrica che portava in un’abitazione attigua, disabitata. La scoperta ha innervosito non poco la coppia che ha cominciato ad inveire contro i militari. I carabinieri allora hanno deciso di forzare la porta e entrare nella stanza che – da quanto emerso – veniva utilizzata come covo per il confezionamento della marijuana. Sul tavolo, infatti, vi erano numerose bustine contenenti marijuana per un peso di circa 100 grammi, oltre a bicarbonato, un bilancino di precisione, delle forbici e del cellophane per il confezionamento delle dosi. All’interno di una cassettiera c’erano delle macchinette per il sottovuoto. Altri 400 grammi di marijuana erano nascosti in una cassaforte a combinazione suddivisa in bustine da 100 grammi. Elena Piconia e Annunziante Garofalo, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati e stamattina sono stati processati con rito direttissimo dal giudice monocratico di Torre Annunziata. Per la donna la situazione più compromessa, dunque è stata trasferita a Pozzuoli, mentre il compagno dopo la convalida è tornato libero. I carabinieri hanno sequestrato anche danaro in contante per circa mille euro e tre carte bancomat e di credito sulle quali sono in corso accertamenti.