I giudici della quarta sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno confermato le condanne all’ergastol0 per Stefano Zeno – padrino di Ercolano e braccio destro del super boss, Giovanni Birra – e Salvatore Viola, l’autista del clan che avrebbe – partecipato alle fasi organizzative del duplice omicidio di Vincenzo e Gennaro Montella, i due netturbini padre e figlio massacrati a colpi di pistola all’alba del 15 gennaio del 2007 davanti al Municipio di Torre del Greco. Pena ridotta invece per lo spietato killer in prestito Raffaele Perfetto detto muss e scigna, figlioccio del boss pentito Salvatore Lo Russo e ritenuto l’anello di congiunzione tra i”capitoni” di Miano e il clan Birra-Iacomino per i quali avrebbero commesso una dozzina di omicidi, molti dei quali compiuti proprio da Raffaele Perfetto che ha incassato 20 anni a fronte della condanna all’ergastolo portata a casa in primo grado. Stesso verdetto per Ciro Uliano, alias “ciù ciù”, uno dei generali del clan Birra-Iacomino. I due davanti alla Corte di Assisse di Appello hanno ammesso di aver preso parte al delitto, attenuando così le loro colpe e ottenendo così lo “sconto”. Vincenzo e Gennaro Montella, imparentati con il boss Ciro Montella ‘o lione uomo di vertice degli Ascione-Papale recluso al 41 bis, furono uccisi nell’ambito della sanguionosa faida di Ercolano.
(nella foto da sinistra in alto Vincenzo Montella, Gennaro Montella, Stefano Zeno, Salvatore Viola, Raffaele Perfetto, Ciro Uliano)