Finisce l’avventura dello Scafati basket: “Costi insostenibili per l’utilizzo del Palamangano”

Scafati basket, fine della corsa. I dirigenti della squadra da ieri hanno gettato la spugna. La società è in vendita e con essa il titolo di A2. Complice il vertiginoso aumento delle tariffe per l’utilizzo del Palamangano che passano, con le nuove tariffe, stabilite in questi giorni dalla triade dei commissari prefettizi, dai 16 euro spesi lo scorso anno agli oltre 110 mila euro previsti. “Noi non siamo Babbo Natale, ne gli scemi del villaggio. Per noi finisce qui”, ha spiegato con amarezza il presidente Nello Longobardi. E per questo che è stato dato mandato all’avvocato Giovanni Allegro di trovare i possibili acquirenti del titolo e delle quote societarie. Il patron in una affollata conferenza stampa, ha voluto ricordare anche il giovane tifoso Emanuele Manzo, morto dieci giorni fa in un drammatico incidente stradale in autostrada, ma anche gli altri due tifosi Gennaro e Peppe scomparsi di recente “Non mi aspettavo che saremmo arrivati a questo-ha spiegato ancora Longobardi- se si considera che avevamo fatto una serie di incontri con i commissari ai quali avevamo anche ribadito di volerci accollare una serie di spese, dichiarandoci pronti a firmare un protocollo d’intesa, per sistemare la struttura sportiva. Lo voglio ricordare, il  Palamangano  necessità di importante lavori visto che ci piove all’interno e dove bisogna sistemare il parquet, l’illuminazione e le porte, l’impianto antincendio. Non ci permettiamo ci entrare nella decisione dei commissari prefettizi. Noi con questi costi della struttura non siamo in condizione di poter affrontare una spesa così forte. Perchè bisognerebbe aggiungere i costi di vigili del fuoco, vigilantes, ambulanze, assicurazioni, gruppo elettrogeno. Mi sembra davvero troppo. A tutto c’è un limite.Questa è una sconfitta sociale, sportiva, culturale, imprenditoriale e politica di Scafati. Noi non ci pensiamo a giocare in altre città. Ma ci dobbiamo fermare qui”. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche l’altro socio Alessandro Rossano e il main sponsor Giovanni Acanfora che con emozione e tra le lacrime ha spiegato: “Questa è una sconfitta sociale, sportiva, culturale, imprenditoriale e politica di Scafati”.

L’altro socio Alessandro Rossano ha spiegato: “Abbiamo ancora una flebile speranza che qualcosa possa cambiare, anche se questo dell’innalzamento delle tariffe è stato solo l’ultimo dei tanti problemi che rendono complicato fare pallacanestro a Scafati. Voglio ringraziare i tanti tifosi che hanno aderito alla pre-campagna abbonamenti sottoscrivendo finora ben oltre un centinaio di abbonamenti, a scatola chiusa, senza ancora nessuna ufficialità sul roster che avremmo allestito: ad essi, laddove finisse qui la nostra avventura, siamo pronti a rimborsare gli acconti versati. Fino a qualche anno fa, il Comune ci aiutava nella gestione del PalaMangano, che avevamo in affidamento diretto. Oggi, invece, abbiamo solo una agibilità temporanea, con ulteriori obblighi e oneri economici di avere i vigili del fuoco ad ogni partita, a cui aggiungere anche l’assicurazione per la struttura ed il gruppo elettrogeno per le luci”.


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