Giornalismo, l’annuncio di Lercio a Napoli: “E’ morto Berlusconi”, da radio Maria a Repubblica: le sviste delle grandi testate

“La post verita’? Anche noi ne siamo stati travolti. Non facciamo bufale ma fictional news, notizie satiriche”. Nell’epoca della post verita’, gli autori di Lercio, Stefano Pisani e Patrizio Miraglia, a Napoli come special guest del Newroz Festival, non hanno inventano le fake news ma dal 2012, con i loro 5mila titoli, fanno il verso alle testate che per sfruttare il clickbait “ci propinano titoli urlanti e sensazionalistici che in realta’ nascondono notizie inesistenti”. Oggi quell’esperienza e’ diventata anche editoriale e la bufala (o meglio, la satira) si fa libro. “Lercio. Lo sporco che fa notizia” e’ il titolo del loro ‘fictional book’ “che parte da una soffiata – raccontano – che abbiamo avuto in anteprima: E’ morto Berlusconi”. Una notizia sensazionale che ha trasformato il loro libro in un successo, gia’ in ristampa ad un mese dall’uscita. Lercio.it nasce nel 2012 “ci siamo conosciuti su internet, abbiamo fondato un collettivo satirico che oggi tutti conoscono come Lercio. Abbiamo fatto una parodia di Leggo e preso ispirazione dai loro titoli sensazionalistici”. Il successo arriva nel 2013 con una news: “Radio Maria, errore nel sistema: passano i Megadeth”. La non-notizia e’ stata condivisa da migliaia di persone “al punto che il direttore – raccontano – ha dovuto smentirla, spiegandoci che neanche sapeva chi fossero”. Tante grandi testati sono cadute nella trappola di Lercio “come Repubblica che passo’ la notizia dei Megadeth a Radio Maria e ci prese come “fonte” parlando del perche’ i bambini poveri indossano maglie da calcio”. Una svista “che puo’ succedere – scherzano -. In realta’ noi vogliamo anche lanciare un messaggio agli utenti e al popolo del web: andate oltre il titolo e cercate di maturare una coscienza critica. In un certo senso, siamo un antidoto alle bufale”.


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