Giro di prostituzione, minacciavano di uccidere o sfregiare con l’acido le “ribelli”: due arresti

Minacciate di essere uccise o sfregiate con l’acido nel caso avessero denunciato la donna che le costringeva a prostituirsi. Ma le due, entrambe nigeriane, hanno trovato il coraggio di denunciare il tutto ai Carabinieri di Vairano Patenora (Caserta), che hanno eseguito oggi un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari Salvatore Sarni, un napoletano di 55 anni e  Sonia Osazee, una nigeriana di 33 anni, ritenuti responsabili in concorso tra loro di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e la sola 33enne anche di violenza privata.  Le indagini si sono svolte tra maggio e novembre 2016. Le due ragazze, entrambe prostitute, nella loro denuncia hanno spiegato di essere vittime di continue minacce da parte della 33enne che, al fine di non farle svelare alle forze dell’ordine il contesto di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione del quale si rendeva responsabile, le aveva minacciate più volte di morte e di colpirle con l’acido, anche per costringerle a lasciare Vairano dove pretendeva di controllare in via esclusiva il giro di prostituzione. La 33enne inoltre aveva il compito di concordare gli appuntamenti tra le prostitute e l’uomo che le accompagnava sul luogo di prostituzione, il 55enne raggiunto dall’ordinanza eseguita dai Carabinieri, e di fare da intermediaria tra le donne e l’accompagnatore. Le ragazze individuate dalla 33enne erano tutte provenienti dal Nord Africa e domiciliate a Castel Volturno, e venivano condotte sul loro “posto di lavoro” in località Pantani nel comune di Vairano Patenora. 


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