L’allarme: “Troppi morti, chiudete le grotte di Palinuro”

“Chiudiamo le Grotte di Palinuro, quindici morti negli ultimi anni sono troppi”. A dirlo è Gaetano De Luca, presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, in una lettera inviata al prefetto di Salerno, al presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, al capo del Compartimento Marittimo di Salerno, al sindaco di Centola e al procuratore generale della Corte di Appello. L’intento della missiva è quello di chiedere interventi urgenti per evitare altre tragedie. «Quindici morti certi dal 1984 ad oggi costituiscono un dato sul quale è necessaria una riflessione comune al fine di verificare quali strumenti possano essere utilizzati per evitare – dice – che queste morti infauste si ripetano». Nella missiva Gaetano De Luca ricorda che di recente è stata depositata la sentenza con condanna del titolare del Diving Pesciolino Sub, Roberto Navarra per la morte di quattro sub avvenuta cinque anni fa: si trattava di Andrea Pedroni di anni 41, Douglas Rizzo di anni 41, Susy Barbara Cavaccini, di anni 36 e Panaiotis Telios di anni 23.
I sub sono morti per essersi immersi all’ interno delle grotte, ormai dichiaratamente pericolose. Primo intervento può essere il divieto di immersione nelle grotte più pericolose, rendere obbligatoria la notifica alla Capitaneria delle immersioni, e, ancorchè si tratti di regole tecniche già esistenti, l’uso del filo di Arianna e delle torce luminose, la presenza di una barca di appoggio con sufficiente e preparato personale di supporto, cosi come si potrebbe limitare la composizione dei singoli gruppi di sub in visita a seconda delle caratteristiche della grotta scelta. «Tuttavia in considerazione del fatto che la vigilanza subacquea non è certo cosa facile da praticare, tanto più che non è l’unica attività da svolgersi da parte della Capitaneria di Porto, andrebbe verificato se non sia possibile procedere materialmente alla chiusura di quelle derivazioni delle Grotte in cui più frequentemente si sono verificate le morti iniziando dal ramo infangato della Grotta degli occhi al il cunicolo di fondo a meno 49 metri della Grotta della Scaletta».


Articolo precedenteCamorra: i tre fratelli Esposito legati a Ettoruccio Bosti e parenti dei Palazzo, reggenti del clan Sarno
Articolo successivoNapoli, “diplomificio” a Secondigliano: giornalisti aggrediti. Denuncia dei Verdi in Procura