Le mani del clan Amato-Pagano sul comune di Mugnano. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Napoli che stamane ha portato all’emissione di un decreto di divieto di dimora nei confronti del consigliere comunale Gennaro Bove. Il politico, 44 anni, accusato di essere legato agli Amato-Pagano ha già annunciato le sue dimissioni. Bove è attualmente esponente di opposizione: eletto, nella primavera del 2015, in una lista (Centro democratico) impegnata a sostenere il candidato centrista Aniello Piscopo. Ma ci sarebbero altri politici coinvolti nell’inchiesta che promette interessanti colpi di scena a breve. Le investigazioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, lo indicano sia in riferimento alla gestione delle estorsioni perpetrate a Mugnano che nei contatti con imprenditori, commercianti ed esponenti delle amministrazioni locali. In contemporanea, insieme a personale della Guardia di Finanza di Napoli, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo a carico di altri indagati al clan, con l’apposizione di sigilli a 18 immobili (appartamenti, ville e terreni tra Mugnano, Quarto e Melito) nonché di una società di costruzioni con sede legale a Giugliano, il tutto per un valore stimato circa 5,5 milioni di euro.