I carabinieri del Ros nella giornata di ieri hanno apposto i sigilli ad altre sei strutture della Iniziative industriali di Sant’Antimo, la società di scopo dei fratelli Raffaele e Aniello Cesaro detenuti nel carcere di Poggioreale.
Oltre ai capannoni, perlopiù non ancora ultimati, i militari dell’Arma hanno sequestrato anche alcuni terreni, all’interno del polo produttivo, per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro. La gestione dei capannoni e dei terreni sequestrati, nonché delle infrastrutture ritenute non a norma dagli inquirenti, è stata affidata a un amministratore nominato dalla Procura: Guido Rossi, già autore di alcuni sopralluoghi nell’area oggetto delle indagini condotte dai pm Di Mauro e Visone. I beni sequestrati sono riconducibili al patrimonio immobiliare degli imprenditori di Sant’Antimo Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del deputato forzista Luigi Cesaro. I due sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, minacce, falso ideologico e materiale, sono in carcere da un mese insieme con l’ex assessore provinciale Antonio Di Guida e all’ingegnere Oliviero Giannella, mentre Pasquale Di Guida, imprenditore di Sant’antino e cugino di Antonio, è stato scarcerato dal Riesame la scorsa settimana.