Massimo Di Cataldo si schiera contro il fenomeno Blue Whale e contro l’autolesionismo e lo fa con la sua ultima canzone ‘Prendimi l’anima’. Il nuovo brano, con cui il cantante si rivolge soprattutto alle generazioni più giovani, affronta un tema che l’autore sente vicino, quello della difficoltà di comunicazione che porta all’isolamento, contrapposto all’esigenza di sentirsi vivi e di lasciarsi andare all’amore come unica cura in grado di rimarginare le ferite dell’autolesionismo. “Nella mia intera produzione ho sempre cercato, anche in quelle che possono sembrare delle semplici canzoni d’amore, di veicolare dei valori legati all’importanza della vita, e in questo momento, alla soglia dei 50 anni e da genitore, sento di avere una maggiore responsabilità nei confronti dei giovani”, spiega Di Cataldo, “in alcuni momenti della mia vita avrei lasciato perdere tutto. La gravità ci porta naturalmente verso il basso, sta a noi rialzarci e rimetterci in gioco”. “È troppo facile – prosegue l’artista – lasciarsi andare e cadere nel vuoto; è necessario imparare a sfidare la gravità per risollevarsi facendo leva sulla nostra forza di volontà . Il vero gioco è questo e le regole sono tutte da vivere, possibilmente con gioia”. Nel suo percorso musicale Massimo Di Cataldo si è spesso interessato a fenomeni sociali, già a partire dal suo primo album: basti pensare a ‘Liberi come il sole’, canzone che parla di disagio giovanile, o a ‘Soli’, brano con cui ha partecipato nel 1994 a Sanremo Giovani, vincendo nella categoria Cantautori, e che ha come tema l’incomunicabilità tra le persone.