Salerno. Nuovo sbarco di migranti a Salerno. Domani mattina, alle ore 9, una nave con a bordo 1200 persone, attraccherà al Molo Manfredi. Maggiori dettagli sulla provenienza e sulle condizioni sanitarie si avranno dopo la consueta riunione dell’unità di crisi in Prefettura, prevista per questo pomeriggio.
La notizia del nuovo sbarco arriva in contemporanea a quella diffusa dal generale Ayoub el Qassem, portavoce della Marina libica fedele al governo di accordo nazionale con sede a Tripoli. Dei 135 migranti in viaggio verso l’Italia a bordo di un’imbarcazione “sprovvista di motore”, spiega el Qassem, la Guardia costiera libica e’ riuscita “a salvarne solo 72”, di cui 35 fra donne e bambini. “La nostra pattuglia, purtroppo, non è riuscita a salvare gli altri 63 migranti che sono annegati al largo di Zuara”, ha detto el Qassem. “La Guardia costiera libica ha chiesto aiuto a un’imbarcazione civile italiana chiamata ‘Rino Napoli’ che si trovava nelle vicinanze dalle acque territoriali libiche, ma gli italiani non sono intervenuti”, ha detto el Qassem.
L’imbarcazione italiana “Rino Napoli”, tuttavia, non risulta con questo nome sui database consultabili via internet. La notizia assume particolare rilevanza se si considera che la Guardia costiera libica finora ha sempre accusato le navi delle Ong di “ostacolare” le operazioni in mare e di “favorire l’immigrazione illegale nel Mediterraneo”. Non solo: uno dei comandanti della Guardia costiera libica, colonnello Tarek Chenbour, capo del Direttorato generale per la sicurezza delle coste libiche, aveva detto lo scorso mese di maggio che tali organizzazioni “aiutano i trafficanti di esseri umani”, senza tuttavia specificare in che modo. Secondo la Ong tedesca Sea Watch, invece, le accuse della Guardia costiera sono infondate e mirano ad allontanare un “testimone scomodo” sul nuovo corso della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale.
Ieri, martedì 27 giugno, i cadaveri in decomposizione di almeno 25 migranti morti annegati nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo per raggiungere l’Italia e l’Europa sono stati rinvenuti sul litorale della Libia, alla periferia della cittadina di Tagiura ad est della capitale libica Tripoli: lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa libica. Sempre ieri la Guardia costiera libica ha soccorso 147 persone, tra cui 19 donne e quattro bambini, che erano a bordo di un gommone in difficoltà al largo della città di Sabrata (ovest della Libia): ricondotti a terra, sono stati trasferiti in un centro di smistamento, con la prospettiva di essere rimandati in patria. La situazione è allarmante tanto che il Ministro Marco Minniti in viaggio verso Washinton per impegni istituzionali ha deciso di tornare indietro dopo uno scalo tecnico in Islanda. E’ previsto l’arrivo di 9mila persone nel giro di pochi giorni.