Circa 100 detenuti del carcere napoletano di Poggioreale potranno partecipare a un corso da allenatori e ottenere “il primo passo verso una possibile carriera in panchina”. Cosi’ Biagio Savarese, vicepresidente dell’Associazione Italiana Allenatori, ha lanciato oggi tra le mura del carcere partenopeo l’impegno dell’Aiac per aiutare i detenuti nel reinserimento sociale. L’iniziativa e’ stata presentata nella prima giornata di Football Leader a Napoli, nel corso di un lungo incontro che i detenuti hanno avuto con Fabio Capello e Marco Tardelli. Il corso si terra’ a partire da settembre e prevede 80 ore di lezione su tecnica e tattica del calcio, metodologia dell’allenamento, psicopedagogia, carte federali, e regole di gioco. Queste ultime lezioni saranno tenute, sempre in carcere, da ex arbitri. L’iniziativa si svolge gia’ in alcune case circondariali italiane e sbarca ora nel grande carcere di Napoli, fornendo ai detenuti che potranno partecipare: “Un attestato per poter collaborare con gli allenatori squadre giovanili”, ha precisato Savarese, sottolineando che l’iniziativa serve a “lenire la pena ma anche a dare un primo passo del cammino completo poi bisogna intraprendere per diventare allenatori e che comprende altri tre corsi di diverso grado, per essere abilitati ad allenare i giovani di qualsiasi categoria, i dilettanti e poi i professionisti”. L’iniziativa e’ stata apprezzata da Antonio Fullone, direttore di Poggioreale, che ha sottolineato come “il carcere fa parte della societa’ e della citta’ e il calcio e’ uno degli elementi di identita’ collettiva. La ricostruzione del detenuti deve partire da se stesso e sentire dai campioni la loro storia come accaduto oggi e’ un’occasione di ripensamento per chi e’ qui oggi”.ì
ì”Un corso per allenatori cosi’ come corsi di artigianato sono decisivi per la vita dei detenuti, perche’ evitano che i ragazzi qui dentro si incarogniscano e gli da’ una prospettiva di vita futura”. Lo ha detto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della visita al carcere napoletano di Poggioreale insieme con Fabio Capello e Marco Tardelli, organizzata nell’ambito di Football Leader. I due campioni hanno lanciato insieme all’Aiac, l’associazione allenatori, un corso di base di allenatori che si terra’ in carcere. De Luca ha sottolineato che “il corso da allenatori e’ un’iniziativa che da’ coraggio ai 150 ragazzi che saranno coinvolti. E’ anche un atto di grande generosita’ e impegno da parte di questi sportivi che sono anche dei simboli positivi: Tardelli e Capello hanno conosciuto anche sconfitte nello sport e nella vita in generale, ma hanno combattuto e mandano un messaggio di fiducia e di speranza, ricordando a tutti che chi sbaglia paga ma nessuno nella vita e’ condannato per sempre e tutti hanno una possibilita’ di riprendersi e di rinascere”. De Luca si e’ poi rivolto ai giovani: “Lanciamo un messaggio – ha detto – ai figli dei detenuti che devono spezzare la catena della vendetta, perche’ un ragazzo che ha il padre in galera viene spinto alla vendetta sociale e invece dobbiamo essere capaci di considerarli figli nostri”.