Negli ultimi anni, anche i pensionati hanno un accesso facilitato all’erogazione dei prestiti personali. Fino a pochi anni fa, infatti, i soggetti senza busta-paga erano completamente esclusi dalla possibilità di ottenere un finanziamento a causa delle scarse garanzie che potevano offrire. Tuttavia, sia grazie al miglioramento delle condizioni sociali e di vita, sia grazie a una percezione diversa del concetto di pensionati, sono sempre di più gli istituti di credito che hanno deciso di aprire le loro porte anche ai pensionati, offrendo loro la possibilità di accendere piccoli prestiti per finanziare le loro attività.
Ovviamente, bisogna sempre prendere in considerazione un aspetto importante in tal senso, ossia che per quanto concerne i prestiti erogati ai pensionati esistono delle condizioni differenti rispetto ai prestiti tradizionali, per il semplice motivo che i richiedenti hanno un’età anagrafica più alta e, quindi, gli istituti di credito tendono a tutelarsi maggiormente.
Per il resto, non esiste nessun altro aspetto che differenzia i prestiti ai pensionati dagli altri. Infatti, analizzando la situazione, nonostante non siano in possesso di una busta-paga, i pensionati hanno una fonte di reddito certa mensile e questa è considerata alla stregua di un salario. Quindi, è evidente che una pensione rappresenta un diritto reale anche per coloro i quali sono considerati cattivi pagatori, permettendo anche a loro di ottenere il finanziamento richiesto.
Ovviamente, nell’ambito dei consigli per prestiti a pensionati, è necessario porre una maggiore attenzione per il semplice motivo che le persone più in là con l’età tendono a essere più frequentemente oggetto di truffe da parte di malintenzionati, che nella convinzione di trovarsi a trattare con una categoria più debole tendono a mettere in atto raggiri e imbrogli a discapito del patrimonio del pensionato. Il motivo è molto semplice: statisticamente, i pensionati over 70 hanno un rapporto con la tecnologia molto più limitato rispetto a quello degli under 60, pertanto l’accesso alle informazioni è più limitato e si tende ad affidarsi alla buona fede.
Onde evitare problemi, per ottenere un prestito personale i pensionati dovrebbero recarsi presso la filiale bancaria o dell’agenzia di credito che ritengono opportuna per parlare di persona con un consulente finanziario. E’ sufficiente portare l’estratto dell’ultima cedolare INPS o dell’ente previdenziale a cui si è iscritti affinché un consulente effettui una valutazione di merito e proponga al pensionato la soluzione migliore per la sua esigenza di finanziamento. La pratica attualmente più comune nell’ambito dei prestiti ai pensionati in Italia prevede la cosiddetta cessione del quinto: è uno strumento finanziario che prevede la ritenuta alla fonte della quinta parte della pensione lorda. Il prelievo massimo massimo non può eccedere il valore di un quinto della pensione per garantire le condizioni di vita dignitose garantite per legge. In questo caso, dopo aver ottenuto il finanziamento richiesto, per tutta la durata del suo prestito al pensionato viene prelevata la rata mensile direttamente dalla sua pensione, senza passaggi intermedi.
Per ottenere un prestito personale non serve nient’altro ai pensionati. Ovviamente, la cessione del quinto non è l’unica strada percorribile, il consulente esporrà le diverse ipotesi tra cui il finanziamento tradizionale con addebito sul conto corrente intestato al richiedente, niente di più e niente di meno rispetto a quello che accade con i finanziamenti tradizionali. Bisogna comunque considerare il fatto che, oltre ad avere tassi di interesse lievemente più elevati, i prestiti per pensionati hanno un massimale di erogazione sempre inferiore rispetto a quello dei prestiti tradizionali e bisogna diffidare da chi assicura l’erogazione di importi molto elevati.
Per quanto riguarda la durata massima, anche nel caso dei pensionati il limite è di 120 mesi, quindi 10anni, ma bisogna fare una precisazione, perché l’aspetto anagrafico è importante. Infatti, oggi il limite di età massimo per l’erogazione dei prestiti personali per pensionati è stato spostato a 90 anni per gran parte degli istituti di credito e al termine del periodo del finanziamento il richiedente non deve superare questa soglia anagrafica. Facendo un esempio pratico, un pensionato di 83 anni può avere accesso al credito ma non può richiedere un finanziamento a 10 anni ma, al massimo, a 7 anni, perché altrimenti eccederebbe il limite.