Ravello, niente ergastolo per la Dipino: solo 23 anni di carcere per l’omicidio di Patrizia Attruia

Niente ergastolo ma solo 23 anni di carcere per Vincenza Dipino, la 57enne di Ravello accusata di avere ucciso, in concorso con l’amante Giuseppe Lima, la 45enne scafatese Patrizia Attruia strangolandola con le sue mani. I giudici della Corte d’Assise del tribunale di Salerno l’hanno  non hanno accolto la richiesta del pm Cristina Giusti condannandola a 23 anni di reclusione (22 per omicidio volontario e uno per occultamento di cadavere) perché non fu la gelosia a far a scattare la follia omicida della donna. Ora bisognerà attendere le motivazioni delle sentenza.  La 47enne vittima risiedeva a Scafati, prima di trasferirsi cinque anni fa a Ravello. La donna aveva intrecciato una relazione con Giuseppe Lima, e avevano vissuto  in un fabbricato rurale a servizio di un terreno agricolo prima di andare a casa di Vincenza Dipino, che si era offerta di ospitarli visto che entrambi erano senza lavoro. Proprio da questa convivenza sono sorti i dissidi che hanno portato al delitto. Un omicidio a sfondo passionale, alimentato dalla rivalità tra le due donne e forse da una relazione clandestina che Lima avrebbe intrecciato con la Dipino. Patrizia Attruia sarebbe stata uccisa al culmine di un ennesimo litigio. Nel corso delle indagini è emerso che potrebbe essere stata costretta ad assumere una massiccia dose di tranquillanti e poi  strangolata.Il suo corpo fu ritrovato il 27 marzo del 2015 in una cassapanca dell’appartamento diviso con i due imputati. Fu Lima a dare l’allarme, avvisando i carabinieri del ritrovamento del cadavere. Glielo avrebbe mostrato la stessa Dipino, che subito confessò. La sentenza è prevista per mercoledì prossimo dopo le arringhe dei difensori. Mentre si avvia a conclusione il processo a carico di Vincenza Dipino, si attende ancora l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per Giuseppe Lima accusato inizialmente solo di occultamento di cadavere e favoreggiamento personale ma la cui posizione si è aggravata nel corso del processo e finito dietro le sbarre lo scorso gennaio in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di concorso in omicidio.


Articolo precedenteTorre Annunziata, panico nella notte nel centro antico per l’incendio di un palazzo: nessun ferito
Articolo successivoCamorra, narcotrafficcante del clan Contini catturato in Polonia. IL VIDEO