Ammonterebbe a circa 600 mila euro la cifra devoluta, dai residui di mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti, dal Comune di Sarno per riportare agli antichi albori il Teatro di Piazza 5 Maggio. Il “De Lise”, ormai da circa 20 anni rappresenta solo uno scempio ambientale. La struttura mai aperta, regna in uno stato di totale abbandono, oggetto, nel tempo di atti vandalici, costituendo nello stesso momento un pericolo per l’incolumità pubblica, poiché gran parte della facciata continua è in vetro e metallo. La cifra disposta sarebbe oggi motivo di dibattito politico. Secondo Giuseppe Palumbo, di Forza Italia, 600 mila euro sarebbero troppi, considerando che l’opera era stata già ultimata tre anni fa; Giovanni Montoro è per l’apertura del teatro ma con la dovuta vigilanza sul soldi investiti e la futura incolumità della stessa.  I fondi, oltretutto, secondo i politici, erano destinati alla verifica sismica delle strutture pubbliche, come scuole ed altro.
Una bilancia, dove su un piatto si pesa una cifra esorbitante e sull’altro  l’ennesimo spreco di  soldi pubblici, sottratti al bene comunitario per fini  più importanti.