Smaltimento rifiuti a Caserta, arrestato per truffa l’amministratore di Esogest e Gesia

Caserta. Truffa e falso: arrestato l’amministratore di Esogest e procuratore speciale di Gesia, due ditte specializzate nello smaltimento dei rifiuti. Imilitari della Compagnia Carabinieri di Maddaloni, dopo approfondite indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e ad un decreto di sequestro preventivo per l’importo di 381.681,00 euro, nei confronti di Sorbo Luciano, 40 anni di Casapulla in provincia di Caserta. Il 40enne, amministratore delegato della Esogest Ambiente e procuratore speciale di Gesia spa (capitale sociale pari a 2.179.000 euro), ditte specializzate nel settore dello smaltimento rifiuti, è accusato di truffa aggravata e falso.

Secondo le accuse l’imprenditore avrebbe alterato il sistema di pesatura degli automezzi che conferivano i rifiuti della categoria umido/organico, presso lo stabilimento Gesia di Pastorano, in modo tale da far apparire un quantitativo di rifiuti superiore rispetto a quello reale, inducendo in errore, i Comuni di Vitulazio e Bellona che emargivano così, a favore della ditta, importi gonfiati.

In realtà le indagini, i cui risultati sono soltanto parziali, hanno consentito di accertare un collaudato sistema truffaldino mediante il quale il Sorbo è riuscito ad alterare sistematicamente i dati inerenti il peso rilevato dei camion che smaltivano i rifiuti organici, facendo in modo da far apparire che presso lo stabilimento della Gesia veniva smaltito un quantitativo di rifiuti ben superiore a quello effettivo, lucrando ingenti importi sulla differenza.

A dare un input all’indagine i verbali di contestazione emessi dal Comune di Vitulazio nell’ottobre 2014, che descrivono le operazioni compiute da personale della polizia locale sui controlli, avvenuti in vari giorni consecutivi, prima dello scarico presso la Gesia, degli automezzi addetti alla raccolta rifiuti.

In particolare, è emerso che il peso totale del mezzo registrato presso la ditta Gesia di Pastorano era pari al doppio di quello effettivo e tale marcata differenza di peso comprovava in modo inequivoco che la bilancia della ditta Gesia era stata alterata, al fine di attestare un peso di gran lunga superiore a quello effettivo, consentendo la contabilizzazione, a carico del comune di Vitulazio, di un quantitativo di rifiuti ben superiore a quello effettivamente ricevuto nell’impianto di Pastorano.

Si pensi che, a fronte di una media regionale di produzione dell’umido pari a 300 grammi per abitante al giorno, nell’anno 2014 la Gesia attestava che per il comune di Vitulazio i quantitativi di umido fossero di 500 grammi per abitante al giorno e per il comune di Bellona di 930 grammi al giorno.

Contestualmente, è stato eseguito il sequestro preventivo delle somme di denaro nella disponibilità della società Gesia spa e dei beni di proprietà dell’indagato per 381.681 euro, rapportato all’entità del danno arrecato ai Comuni di Vitulazio e Bellona. Le indagini sono state condotte mediante dichiarazioni assunte da imprenditori del settore, acquisizione della documentazione riportanti le operazioni di pesatura (c.d. formulari) e di pagamento degli enti comunali nonché per mezzo di una apposita consulenza tecnica.


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