Terra dei fuochi, il vescovo di Acerra: “Sconvolge la rassegnazione”

 ”Sconvolge la rassegnazione con cui non pochi in Italia considerano ineluttabile il prezzo da pagare ad un modello di sviluppo da rivedere completamente e che per noi invece miete troppe vittime non avendo a cuore e al centro l’uomo, la salute e il lavoro allo stesso tempo”. E’ quanto scrive in un testo che sara’ distribuito domani ai cittadini, il vescovo di Acerra , monsignor Antonio Di Donna, che ricordera’, insieme all’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, i ”morti di cancro” chiedendo di ”mantenere alta la vigilanza”, durante la quarta assemblea annuale sulla questione ambientale, che si svolgera’ nel duomo della citta’ dell’inceneritore alle ore 18,30. L’assemblea sara’ aperta dal Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Di Donna, ricordando le tante ”terre dei fuochi” d’Italia, sottolinea che a molti sfugge ”che si tratta di un vero e proprio dramma sociale, strisciante, che non sempre emerge sui media: e’ esploso il caso drammatico di Taranto o della cosiddetta Terra dei Fuochi ma purtroppo non e’ successa la stessa cosa per altri siti a quelli paragonabili per inquinamento ambientale e danni alla salute, spesso e’ mancata una corretta informazione; i dati ufficiali spesso minimizzano per non creare allarme”. Per questo la Chiesa di Acerra, spiegano dalla diocesi, ”e’ decisa a mantenere alta la vigilanza sulla questione ambientale, e anche nel 2017 il vescovo Antonio Di Donna invita istituzioni, associazioni, comitati e fedeli per verificare i passi fatti negli ultimi dodici mesi (pochi), e quelli da compiere in futuro (tanti)”. Nel testo Di Donna sottolinea che bisogna educare ”le coscienze a partire dal catechismo dei ragazzi, e la Custodia del Creato deve entrare nei cammini ordinari di fede delle comunita’ parrocchiali”, ma, ”in quanto pastore di un popolo che continua a portare sulla propria carne le ferite prodotte dall’inquinamento ambientale”, il vescovo acerrano non rinuncia a rivolgere l’ennesimo appello alla politica e alle istituzioni rispetto a quello che i vescovi della Campania hanno definito un vero e proprio ”dramma umanitario”. All’assemblea prendera’ parte anche l’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, presidente della Commissione per i problemi sociali, il lavoro e la salvaguardia del Creato della Conferenza episcopale italiana. 


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