Torre Annunziata, Starita: “Candidati dicano con forza da che parte stanno”

“Nonostante il lavoro incessante delle forze dell’ordine e della magistratura nelle nostre strade si versa ancora sangue. L’omicidio di Alberto Benvenuto Musto avvenuto la notte di domenica scorsa ripropone con forza il problema sicurezza, e ricorda a tutti – a quelli che come me hanno governato la città, a quelli che ambiscono a governarla – che il grande argomento con cui confrontarsi, su cui dibattere, per cui progettare, è la camorra”. Così in una nota il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita. “Sconfitta certamente nella sua egemonia territoriale di alcuni anni fa, ha lasciato però delle scorie altamente tossiche. Allo strapotere passato si è sostituita una camorra scompaginata, e forse per questo ancora più pericolosa – aggiunge Starita – . Sono d’accordo con don Tonino Palmese, quando dichiara che “la bonifica cammina di pari passo al livello culturale, economico e civile. E’un dato certo: quello che occorre davvero è una rivolta culturale. La politica, o almeno una parte di essa, ha svolto il proprio ruolo, affiancando e sostenendo le attività delle forze dell’ordine e della magistratura, e non attribuendosi, per questo, i meriti. In queste ore si sta cercando di gettare discredito sull’operato dell’amministrazione uscente, facendo passare il messaggio che ‘nulla sarebbe stato fatto’. Niente di più falso. L’amministrazione ha fatto della battaglia alla camorra la sua bandiera”, conclude Starita.


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