Arzano. Audizione in Antimafia, il sindaco Fiorella Esposito chiede di secretare le domande dei parlamentari afferenti alcuni esponenti della sua amministrazione. L’ombra dell’invio della commissione d’Accesso. Padre consigliere e figlio assessore parenti di un vigile arrestato, Esposito redarguita da un componente della commissione dopo la gaffe dell’inesistenza di vincoli di parentela tra i tre. Si è tenuta presso la camera dei deputati dinanzi alla commissione Antimafia presieduta dall’Onorevole Rosy Bindi, l’audizione in del sindaco di Arzano Fiorella Esposito, in merito alle presunte ingerenze della criminalità organizzata e dell’interrogazione parlamentare del Senatore Bartolomeo Pepe. L’audizione era stata richiesta dalla stessa commissione anche nei confronti di altri sindaci andati al voto dopo gli scioglimenti per camorra. La sindaca nel suo intervento iniziale ha evidenziato le difficoltà riscontrate in merito a dipendenti citati negli atti dello scioglimento ancora in posti chiave, l’edilizia e le casse comunali non floride. La prima cittadina ha anche posto l’attenzione sullo stipendio da sindaco ritenuto inferiore a quello da lei percepita da dirigente scolastica. Domande dirette su candidati e consiglieri presumibilmente legati ad ambienti controindicati, dei rapporti familiari tra esponenti della maggioranza e vigili arrestati e di cui il sindaco ha respinto i rapporti di parentela smentendo che il consigliere Angelo Gesso (padre del nuovo assessore Gabriele) fosse fratello di Antonio Gesso colpito da ordinanza cautelare di obbligo di dimora fuori dal comune di residenza a seguito dell’ inchiesta della Procura di Napoli Nord (ordinanza poi annullata); sulla candidata non eletta Anna Errichiello. Un seduta che ha squarciato l’ennesimo velo di omertà e ombre sull’ultima campagna elettorale dove uno dei candidati per sfuggire ad un raid intimidatorio, dovette scappare dentro la caserma dei carabinieri. Insomma, l’Antimafia vuole vederci chiaro e non si fermerà all’audizione ma avrebbe già richiesto informative agli organi giudiziari con il PD sempre piu’ partito di legalità .
 Ciro Bene