Arzano, la neo sindaco Esposito convocata dalla commissione parlamentare antimafia

Arzano.L’ombra della camorra sul comune,  la neo sindaca Fiorella Esposito convocata in Antimafia. Occhi puntati di Prefettura e DDA.  La Commissione Antimafia ha convocato mercoledì prossimo la neo prima cittadina fresca di nomina. A darne l’annuncio la stessa sindaca dal suo profilo facebook. “Il giorno 26 luglio 2017 sarò a Roma, in audizione presso la Commissione Antimafia. Considero estremamente positiva, come prassi istituzionale, la convocazione. La Città non può essere trascurata e che l’Antimafia accompagni il nostro cammino, con sguardo vigile e attento, per aiutarci nella nostra azione di lotta ad ogni forma di camorra è molto importante. Con l’estrema trasparenza che sta caratterizzando queste prime settimane di governo, anche gli esiti dell’audizione saranno resi noti alla cittadinanza”. Aldilà del comunicato, desta sconcerto quanto sta avvenendo addirittura a poche settimane dalle elezioni. Una audizione che getta ulteriori ombre sulla recente tornata elettorale. A denunciare gli eventuali voti della camorra, il senatore Bartolomeo Pepe: “ il Comune di Arzano – si legge in alcuni passaggi  – , già sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2008 e nel 2015, è recentemente tornato agli onori delle cronache per inosservanza di regole e carenza di controlli in un contesto, ben percepito dalla popolazione e raccontato dai media, che sembra immutato rispetto a quelli descritti dai precedenti provvedimenti di scioglimento; decine sono stati gli arresti che, negli ultimi anni, hanno interessato politici, a vario titolo coinvolti nelle amministrazioni locali, tra cui l’ex sindaco, dirigenti all’urbanistica e ai tributi, il comandante, nonché numerosi agenti, di Polizia municipale. La cronaca recente riporta che: giovani a bordo di moto, con il viso coperto da casco integrale, avrebbero rincorso il candidato sindaco, che si sarebbe dovuto rifugiare nei pressi della locale caserma dei carabinieri; non sarebbero mancate minacce esplicite di ritorsioni ad un cronista impegnato in delicate attività di inchiesta giornalistica da parte di un candidato al Consiglio comunale; uno dei candidati sindaco risulterebbe avere strette parentele con soggetti arrestati per spaccio di droga e sequestro di persona con arresto avvenuto ad opera del ROS dei Carabinieri; altri candidati sarebbero stati espressione familistica di ex amministratori arrestati negli anni ’90, con forti interessi economici e territoriali, soggetti da sempre ritenuti vicini all’Alleanza di Secondigliano; un ulteriore candidato invece, sempre nella stessa coalizione, sarebbe risultato tra i più votati di Arzano; lo stesso sarebbe stato in rapporti con il figlio del boss Andrea Puzone ucciso in un agguato nel 2008; molto impegnato in campagna elettorale un soggetto arrestato, unitamente ad esponenti del “clan della 167”, come anche l’ex capo staff del sindaco Fuschino, a processo per tale nomina e ritenuto nel decreto di scioglimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in collegamento diretto con i clan locali, lo stesso avrebbe forti interessi edilizi sul territorio; a fare da “collettore” di voti in favore dell’eligendo consigliere, si sarebbero attivati un avvocato romano e il dirigente della ditta dei rifiuti già imputato nel processo per truffa aggravata e tentata concussione ai danni della stessa impresa dei rifiuti; nella lista “Arzano Insieme”, ancora, tra i presenti tale M. M. sarebbe stato oggetto in passato della misura della sorveglianza speciale. La lista avrebbe catalizzato attorno ad uno dei candidati, una parte dei voti del clan locale; molti dei dipendenti condannati, altri con processi in corso, avrebbero fatto affidamento sulla nuova amministrazione comunale per essere reintegrati in servizio, In questa ottica, significativa è anche l’assenza dell’atto di sospensione per il comandante della Polizia municipale. le indagini dell’Arma dei carabinieri di Casoria e Arzano hanno permesso di mantenere il livello di attenzione alto, in un clima irreale, pervaso dall’apparente contiguità della criminalità organizzata e della politica, e, in particolar modo, durante la competizione elettorale, si ricordano i tentativi di intimidazioni denunciati durante uno dei comizi finali e relativi al primo turno elettorale, si chiede di sapere quali azioni di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda intraprendere in merito e quali provvedimenti intenda promuovere per contrastare la contiguità tra criminalità organizzata e politica nel Comune di Arzano (Napoli).

 Ciro Bene


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