Formia. Avvocato ucciso a Formia il 29 maggio 2015, lieve riduzione di pena per Michele Rossi, l’imprenditore che lo uccise. La corte d’Assise d’Appello di Roma hanno riformato la sentenza nei confronti di Rossi per l’omicidio del legale e blogger antimafia Mario Piccolino, ucciso nel suo studio a Formia. Lo sconto, rispetto alla pena di 20 anni inflitta in primo grado, è stato motivato dai giudici per l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi che originariamente gli era stata contestata. Rossi dovrà scontare di 17 anni e 8 mesi di reclusione. Era il 29 maggio 2015 quando l’avvocato Piccolino, noto nel sud pontino per le sue battaglie contro l’illegalità , fu trovato nel suo studio di Formia, freddato con un colpo di pistola alla testa.
Inizialmente gli inquirenti pensarono ad una vendetta per il suo impegno contro le illegalità o a una ritorsione della malavita. Nei giorni seguenti però la Polizia arresto Michele Rossi, imprenditore originario di Cellole in provincia di Caserta, individuato grazie alla descrizione fornita da un testimone presente nello studio nel momento in cui il killer entrò e chiese di parlare con l’avvocato. Il teste chiave e le immagini della videosorveglianza consentirono agli investigatori di arrestare l’assassino che poi confessò. All’origine del delitto, per gli investigatori, ci sarebbe stata una causa civile per una grotta trasformata in abitazione sull’isola di Ventotene, vinta dalla vittima per conto dei suoi clienti e persa dall’omicida. Nell’aprile dello scorso anno, Rossi fu condannato a venti anni di reclusione; sentenza oggi riformata in appello con una lieve diminuzione della pena.Â