Bagarre in aula del Consiglio regionale della Campania: fuori i Cinque stelle. In aula e’ scoppiato il caos per la richiesta dei grillini di discutere una mozione sulla Terra dei fuochi, presente nell’ordine dei lavori di oggi. Valeria Ciarambino, capogruppo M5S, ha capogruppo dei Cinque stelle, ha chiesto anche l’inversione dell’ordine del giorno, evidenziando di aver richiamato “la questione urgente cosi’ come previsto dal regolamento”. I grillini hanno srotolato in aula uno striscione con la scritta “Terra dei fuochi”, gesto che ha causato l’intervento dei commessi e la decisione, da parte della D’Amelio di espellere i pentastellati dall’aula. Favorevole alla proposta M5S il capo dell’opposizione di centrodestra, Stefano Caldoro, per il quale la mozione puo’ anche essere discussa, ma sarebbe stato preferibile “discuterne” anche con Gianpiero Zinzi, presidente della Commissione Terra dei Fuochi, al momento assente in aula. Luciano Passariello, di Fratelli d’Italia, ha invitato a non “fare sceneggiate”. pentastellati hanno chiesto di discutere una mozione sui roghi tossici e sulla Terra dei fuochi, tema oggetto della protesta che stanno portando avanti da alcuni giorni con un presidio permanente davanti alla sede del Consiglio regionale.
 A quel punto è scoppiato il caos. I commessi hanno strappato lo striscione e i consiglieri del M5S si sono messi a urlare le loro ragioni parlando con gli ospiti e i cronisti al di là dei vetri laterali dell’aula. Attoniti gli assessori – tra cui D’Alessio, Bonavitacola e Lepore – sui banchi del governo.  “Sono molto rammaricata nel vedere scene di questo genere sui banchi della presidenza del consiglio e su quelli del governo” ha detto Rosa D’Amelio annunciando una conferenza dei capigruppo per le 12,15. Nel mirino dei pentastellati – che usciti dall’aula hanno rilasciato dichiarazioni infuocate ai cronisti soprattutto il consigliere del Pd Antonio Marciano che aveva annunciato il “no” alla mozione. Diverso, invece, l’atteggiamento del centrodestra, che con Caldoro e Passariello ha sostanzialmente condiviso la posizione nel merito ma non la forma.Â