È stato un giovedì particolare quello per il Benevento a Brunico. Una giornata diversa per i giallorossi, che numericamente non hanno potuto svolgere un allenamento vero e proprio. Per la prima volta, infatti, lo staff tecnico ha fatto allenare a parte i giocatori in lista di sbarco. Sembra essere questa una costante del ritiro in Val Pusteria, perché a Sestola il gruppo giallorosso non aveva mai subito divisioni. Invece sin dall’amichevole con l’Al Hilal (e sarà così anche domenica contro l’Eintracht Francoforte a Gais nel test che chiuderà la seconda parte del romitaggio estivo dei sanniti) i giocatori dati in partenza fanno ormai gruppo a sé. Per tutta la giornata di ieri non hanno partecipato al lavoro tattico con la squadra i difensori Lopez e Padella, i centrocampisti De Falco, Melara e Agyei, oltre agli attaccanti Jakimovski, Kanoute e Cissè. Tutti e otto, a breve, lasceranno il Benevento, anche se la situazione contrattuale è diversa per ognuno di loro e ne stanno discutendo in questi giorni con il ds Salvatore Di Somma, che ha ricevuto pieno mandato dal presidente Oreste Vigorito. Il team societario si è allargato in questi giorni anche con l’arrivo del ds del settore giovanile, Pasquale Foggia, e il segretario generale, Alberto Zito. A rendere ancor più esiguo il gruppo a disposizione dell’allenatore toscano è stata la decisione di far svolgere a sette giocatori i test della Mapei che la maggior parte del gruppo aveva sostenuto nei primi giorni di ritiro a Sestola. I sette calciatori scelti hanno lasciato Brunico nel tardo pomeriggio di mercoledì per raggiungere Busto Arsizio, dove c’è un centro attrezzato della Mapei, per sottoporsi ai test. Infatti solo i tecnici dell’azienda possono svolgere questi sofisticati test con macchinari specifici. La scelta dei giocatori non è stata affatto casuale. Oltre ai quattro giocatori arrivati a ritiro in corso, e quindi i nuovi acquisti Di Chiara, Costa, D’Alessandro e Cataldi, hanno raggiunto la cittadina lombarda anche Ciciretti, Chibsah e Puscas. I tre, infatti, hanno avuto giorni non semplici dal punto di vista fisico e, soprattutto i primi due, per diverso tempo non hanno partecipato al lavoro col resto del gruppo. Per questo, avendo accumulato un leggero ritardo di preparazione, lo staff medico ha deciso di fargli sostenere nuovamente i test Mapei. L’unica situazione da attenzionare è quella del centrocampista ex Sassuolo, il quale si porta dietro da Sestola degli acciacchi fisici che ancora non ha superato totalmente. I sette giocatori sono ritornati solo ieri pomeriggio in Val Pusteria, saltando così la seduta mattutina. La tecnologia Un allenamento particolare, altamente tecnologico, per i pochi rimasti a disposizione dello staff. Alla parte atletica ha partecipato tutto il gruppo giallorosso, compresi gli otto partenti: nel campetto adiacente al centrale di Brunico diverse ripetute, cambi di direzione ed esercizi atletici particolari. Successivamente, invece, si è ritornati sul campo a undici per le esercitazioni tattiche dedicate a difensori da una parte, centrocampisti e attaccanti dall’altra. Senza gli «epurati». Il reparto difensivo ha lavorato col supporto del drone, che ha registrato i vari movimenti richiesti a Lucioni e compagni: poi si rivedranno attraverso il supporto video. Il reparto avanzato, invece, ha dovuto assolvere a determinate richieste, fra verticalizzazioni, incroci e finalizzazioni.