Camorra a Giugliano, il clan delle “Paparelle” chiedeva 5mila euro “per la tranquillità”

Volevano 5 mila euro di ‘pizzo’ in cambio della ‘tranquillita”. La vittima era il titolare di un supermercato di Giugliano in Campania, citta’ dell’area nord di Napoli. Al primo rifiuto fu portato direttamente al cospetto del capoclan che lo minaccio’ di morte. Sono stati arrestati per estorsione aggravata dal metodo mafioso Aniello Di Biase detto ‘paparella’, ritenuto il capo del clan delle ‘palazzine’, Domenico Smarrazzo e Vincenzo Micillo. I tre sono ritenuti componenti del gruppo scissionista dei Mallardo, potente cosca di Giugliano indebolita da arresti, condanne e pentimenti. Il primo a contattare l’imprenditore finito sotto estorsione fu Enis Mohmoudi, il ragazzo di 22 anni ucciso con 8 colpi di pistola il 21 luglio scorso proprio nella zona della ‘palazzine’ di Giugliano, forse per una epurazione interna. Successivamente al primo incontro al cospetto del boss Di Biasi, la richiesta estorsiva era stata reiterata da altri uomini al servizio di ‘Paparella’. Poi l’arresto dei tre da parte dei carabinieri in un blitz che ha coinvolto numerosi uomini dell’Arma, i quali hanno cinturato d’assedio il quartier generale del clan. I tre rispondono di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nella zona di Giugliano la situazione e’ molto tesa per una scissione nel gruppo dei Mallardo: da una parte i Di Biase, dall’altra il nuovo presunto reggente della cosca, Gennaro Catuogno.

“Plauso ai carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, per l’operazione che ha portato all’arresto di tre persone per estorsione”. Lo affermano i vertici della Confesercenti di Giugliano. “In questo momento di crisi economica e dove la criminalita’ uccide le imprese – affermano dal direttivo della sigla sindacale – gli arresti dei carabinieri sono importantissimi. Il fatto che un commerciante abbia denunciato i suoi aguzzini – ribadiscono dalla Confesercenti – sottolinea un dato di fatto inconfutabile: la mentalita’ in citta’ sta cambiando nel verso giusto, ossia verso la legalita'”. “Il coraggio di reagire contro chi pretende le estorsioni e’ un atto di coraggio – afferma il presidente della Confesercenti di Giugliano Rosario Porcaro – noi siamo e saremo sempre al fianco degli imprenditori coraggiosi e delle forze dell’ordine per la legalita’ e per un futuro delle attivita’ imprenditoriali su questi territori”.

 “Gli arresti effettuati dai carabinieri oggi sono il segno piu’ evidente del cambiamento che questa citta’ sta avendo e puo’ avere”. Commenta cosi’ il Sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, gli arresti per estorsione ad opera dei carabinieri della Compagnia di Giugliano, coordinati dal capitano Antonio De Lise. “E’ il secondo episodio di arresti che partono dalla denuncia degli imprenditori taglieggiati – prosegue il Sindaco -. E’ questo e’ il segno che qualcosa sta cambiando. Certo per uno che denuncia, altri dieci tacciono, ma le manette ai polsi degli estorsori sono la prova che chi denuncia poi e’ un uomo libero”. Il primo cittadino esprime quindi il ringraziamento, a nome della citta’, all’Arma dei Carabinieri per l’impegno profuso per il conte alla criminalita’ organizzata e per liberare gli imprenditori dal racket.


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