Hanno scelto il rito abbreviato confidando in uno sconto di pena. Si tratta dei sette esponenti, tra cui il presunto capo, del nuovo clan “Terzo Sistema” di Torre annunziata che lo scorso anno aveva innescato un pericoloso conflitto fatto di attentati e minacce con l’intento, non riuscito grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, di prendere il controllo dei traffici illeciti in città . Alla sbarra ci sono Domenico Ciro Perna, 27 anni, considerato il capo, Salvatore Orofino, 35 anni, Antonio Longobardi, 25, Gennaro Pinto, 20, Luigi Gallo, 27, Bruno Milite, 24, e Vittorio Della Ragione, 20. Per tutti le accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono di associazione per delinquere di stampo mafio-so, detenzione di esplosivi, porto e detenzione di armi e ricettazione.
Secondo le accuse Perna si sarebbe messo a capo di un nuovo gruppo, coinvolgendo ex affiliati ai Gionta come lui e alcuni figli di detenuti vicini ai Gallo-Cavalieri, approfittando del fatto che i vecchi clan di camorra sono notevolmente indeboliti da decine di arresti. Perna aveva predisposto nella sua abitazione due botole che conducevano a un nascondiglio dove furono trovate anche alcune armi.