Camorra, anche il vice sindaco di Calvizzano coinvolto nella nuova inchiesta sul clan Orlando. LE INTERCETTAZIONI

C’è un nome eccellente nell’inchiesta sulle infiltrazioni del clan Orlando nel comune di Calvizzano e che oggi ha portato all’emissione si 11 ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Frncesca Ferri. Si tratta dell’imprenditore edile e vice sindaco del paese Antonio Di Rosa che il ras Mario Sarappo chiama in segno di rispetto “Zi Antonio”. L’imprenditore subisce  un’estorsione per dei lavori di carpenteria che stava eseguendo in un edificio poi fa da intermediario tra il clan Orlando e i proprietari dell’appartamento. Ma è Mario Sarappo che come scrive il gip “conduce tutta la trattativa estorsiva, fungendo da intermediario dell’azione criminosa, conducendo il Di Rosa prima da Orlando Angelo (o’malomm) e
poi da Orlando Raffaele (Papele), altresì facendolo incontrare con Carbone Castrese, nonché concordando con Carbone Castrese ai traslare quanto richiesto a titolo estorsivo ai committenti Russo-Pellegrino, sfruttando poi Di Rosa Antonio quale intermediario tra il gruppo criminale e i predetti committenti, così costretti a mettersi a posto e versare una somma non quantificata per i lavori commissionati, somma poi materialmente riscossa da tale Massimo – allo stato non identificato – fiduciario di Papele, come chiarisce Sarappo Mario a Felaco
Vittorio:”….Abbi pazienza, io… io per correttezza sono venuto a Marano, perchè io sono andato a pigliare l’imbasciata da Zi Antonio (ndr DI Rosa Antonio chiamato Zi Antonio) a Villaricca….omisssi.. ha detto che “è venuto Massimo a Marano”, sono venuto pure prima, ma Castrese non ci stava, non ci stava nessuno là dentro per rimanere l’imbasciata. Fai tu l’imbasciata? e non so Massimo con chi ha parlato? Perchè ha detto che lui è andato sopra che doveva andare a pigliarsi i cosi e ha detto la sorella, “no quello è andato mio fratello, è andato a Marano. Adesso tu.., fatemi sapere qualcosa caso mai, hai capito?”
In un’altra intercettazione contenuta nelle 275 pagine dell’ordinanzaVittorio Felaco, uomo di fiducia  di Castrese Carbone nella gestione criminale del territorio di Calvizzano, quale ambasciatore per conto di  Mario Sarappo riferiva a Castrese le modalità esplicative della richiesta estorsiva e dell’avvenuto pagamento da parte delle vittime. Mario, continuando il discorso, dice quindi che la proprietaria dell’immobile ha commissionato a Antonio Di Rosa (ndr. Don Antonio) l’esecuzione dei lavori esclusivamente per la mansarda, poiché di mestiere lui è carpentiere, è capace ed è conosciuto in zona “allora disse a lui “Don Antonio, fatemi solo la…, la mansarda voi, solo il tetto, perchè quello, quello è carpentiere e li fa bene, hai capito? Perchè quelli lo conoscono là dietro”. Poi Mario, continuando il discorso, riporta delle frasi negative indirizzate nei confronti di Antonio Di Rosa “invece poi …inc…”questo è un fetente, un giocatore di carte..” che dal prosieguo del discorso, si capisce siano state pronunciate da Raffaele Orlando alias Papele ““è pazzo perciò …inc…io tutto vorrei tranne che la gente andasse vicino a zi papele! nientemeno ..inc…io, o’ frat (ndr. intercalare)”. Nel contesto, Mario Sarappo avverte anche Castrese che Antonio Di Rosa è Vicesindaco del Comune di Calvizzano “meglio che lo sai… quello fa il Vicesindaco qua”, quindi certamente può tornare utile per gli interessi del clan.
Castrese sottolinea gli scatti di ira di Papele: ..perchè non sia mai ci sta qualcosa che non fila bene…”.

Tra le 11 persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare c’è anche Chiara Catuogno, 38 enne, finita ai domiciliari , moglie del ras del clan Polverino Antonio Napolano detto ‘o mostro attualmente detenuto e che si rivolge agli Orlando per un recupero crediti di 24mila euro dall’ex socio del marito gestore di un pub. La nuova ordinanza ha raggiunto in carcere invece Raffaele Orlando,63 anni alias Papele, Angelo Orlando, 38 anni detto ‘o malomm, Raffaele Veccia, 40 anni detto ‘ marisciallo e Mario Sarappo di 48 anni. I quattro sono stati raggiungti  in carcere da Castrese Carbone 37 anni, considerato il reggente per conto del clan Orlando nel comune di Calvizzano nonché nipote da parte di madre del ras del clan Polverino, Luigi Esposito detto celeste, Giuseppe Assenzo (48 anni), Salvatore Trinchillo (56 anni), Cristoforo Chianese (46 anni), , Vittorio Felaco (25 anni) e Crescenzo Muoio (54 anni). L’indagine –  ha sottolineato in una nota il procuratore aggiunto della Dda di Napoli, Giuseppe Borrelli – costituisce la naturale prosecuzione investigativa delle attività che lo scorso 18 aprile hanno portato all’esecuzione di 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di affiliati ai sodalizi criminali del clan Orlano (attivo a Marano di Napoli, Calvizzano, Quarto e comuni limitrofi) e del clan Nuvoletta-Lubrano (operante in Marano di Napoli, nella provincia di Caserta e nei comuni limitrofi), nonché al sequestro preventivo di beni riconducibili alla consorteria camorristica per un valore di oltre 7 milioni di euro. I militari hanno accertato nuove ipotesi estorsive ad opera del clan Orlando che ha ampliato e consolidato l’egemonia criminale anche su Calvizzano, area sulla quale, dopo gli arresti recenti, era stato posizionato Castrese Carbone quale apicale e referente, per il quale è stata chiesta la misura cautelare del 416 bis cp. Nel corso di accurati servizi di appostamento i militari hanno documentato che il sodalizio è al corrente di ogni attività edilizia, anche privata, in atto sul territorio, e si avvale anche di “esperti” per la quantificazione dei lavori da eseguirsi al cui importo va parametrata la tangente da estorcere. Alcune ipotesi estorsive sono altresì riferite ad attività, tipica dei sodalizi, di recupero credito: il presunto creditore si rivolge al clan che, utilizzando la forza di intimidazione, garantisce, previo compenso, la riscossione del credito vantato. Con tale ulteriore ordinanza – conclude l’aggiunto Borrelli – sono stati smantellati i quadri criminali del clan Orlando sostituiti dopo gli arresti dell’aprile scorso.

Antonio Esposito

@riproduzione riservata

(nella foto il vice sindaco Antonio Di Rosa insieme con Mario Sarappo e Castrese carbone)

Articolo precedenteTiffany Trump in vacanza a Capri con gli amici: cena in piazzetta
Articolo successivoAvellino: Zeman dice no per Pigliacelli