Camorra, i pentiti: “Ecco come il clan Mariano gestiva il mercato del pesce su Napoli”

Erano riusciti a creare un impero economico grazie al reimpiego di denaro ‘sporco’ in attivita’ solo apparentemente lecite, ‘camuffandosi’ in imprenditori nel settore ittico e alla complicità del noto imprenditore ittico, Andrea Chivasso, 53 anni di Portici.  Questa mattina i carabinieri del comando provinciale di Napoli e la capitaneria di Porto partenopea hanno arrestato Ernesto Tecchio e Fabio Mariano. Il primo e’ il cognato del capo del clan Mariano, Ciro detto ”o picuozzo’, boss incontrastato della camorra dei Quartieri Spagnoli da tempo detenuto, e l’altro e’ suo figlio. Ai domiciliari invece è finito il 56enne Vittorio Rapacciuolo di Torre Annunziata. Gli arresti sono stati  disposti della seconda sezione della Corte di Cassazione che ha accolto in parte i ricorsi contro gli arresti presentati dai difensori degli indagati nell’inchiesta che complessivamente sono sei. Per gli altri tre, ovvero l’imprenditore ittico Andrea Chivasso la Cassazione ha rimandato la decisione al riesame. Mentre restano indagati a piede libero un funzionario e un dipendente dell’Asl. L’ indagine della Direzione distrettuale antimafia napoletana che ha accertato l’infiltrazione del clan Mariano nel mercato del pesce è nata dalle dichiarazioni dei pentiti Maurizio Overa e del boss Marco Mariano, zio di Fabio secondo i quali il clan ha riciclato milioni di euro che provenivano da attivita’ criminali e aperto pescherie in tutto il centro della città nella dismessa società Trading food. Il pesce arrivava dalla Grecia e quasi tutto veniva pagato in contanti e senza fatturazione, diventando in pratica invisibile ai controlli.

In un verbale datato 15 febbraio 2016 il pentito Maurizo Overa ha spiegato ai giudici:”…conosco Tecchio Ernesto. cognato di Ciro Mariano. si tratta di una persona di famiglia dei Mariano, il quale ha beneficiato negli anni anche lui come imprenditore nel settore del pesce del nome dei Mariano…. Tecchio Ernesto vale di più di un vero affiliato. Da svariati anni Tecchio Ernesto è in socie!à con tale “Andrea” (da identificarsi in Chivasso Andrea), un imprenditore molto facoltoso, che opera nel settore del pesce con il quale ha farro un1 accordo cedendo le sue quote e quelle di Mariano F’abio e facendo risultare che Mariano Fabio sia un dipendente di questo Andrea. Fabio Mariano in passato, è entrato in società con Tecchio Ernesto utilizzando i soldi del traffico di droga che aveva fatto insieme ai fratelli Salvatore e Marco… per quanto riguarda Tecchio Ernesto negli anni lui ha sfruttato il nome dei  Mariano rifornendo quasi in regime di monopolio, tutti i ristoranti e pescherie dei
Quartieri e zone limitrofe… attualmente questo vantaggio derivante dall’utilizzo del nome dei Mariano è di questo imprenditore a nome ”Andrea”, con il quale collabora Fabio Mariano ed al quale sia questi che lo zio Ernesto Tecchio devono dei soldi”.

Ancora più recenti invece le dichiarazioni del boss pentito Marco Mariano  datate 15 settembre 2016: “…Molti dei proventi utilizzati da Tecchio Ernesro e i miei nipoti Salvatore, Marco e Fabio derivano dal traffico di droga che mio fratello Ciro gestiva in collaborazione con il suo amico carissimo, poi suicidatosi in carcere dopo aver collaborato con la giustizia.
Ferrara Angelo e una signora a nome Anna sua compagna che gestiva un negozio di bomboniere nella zona di via Duomo …l’affare dell’importazione del pesce dalla Grecia che Tecchio e mio nipote Fabio esercitano insieme con Andrea è un’attività molto redditizia e consente un guadagno settimanale di circa 20mila euro ed è per questo che io volevo a tutti i costi entrare nell’affare. Ovviamente il vantaggio deriva anche da una imponente evasione fiscale in quanto vengono utilizzasti diversi prestanome per le ditte”.

 Rosaria Federico

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