Camorra, il pentito: “Ci fu un summit in ospedale tra i Barbudos e quelli della Vanella Grassi”

Ci fu un summit di camorra tra gli esponenti della Vanella Grassi e i Barbudos ovvero il gruppo Genidoni-Esposito-Spina in cui si decisero alcune strategie comuni da adottare soprattutto in materia di traffico di doga. Lo ha spiegato agli investigatori Rosario De Stefano. il pentito del rione Sanità ex uomo di Antonella De Musis (dalla quale ha avuto una figlia) e attuale compagna del boss pentito Carlo Lo Russo. Il particolare inedito è contenuto nelle 458 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri con la quale si è fatta luce sulla guerra di camorra al rione Sanità tra i “Barbudos” e i Vastarella. Rosario De Stefano per uno strano scherzo del destino qualche anno prima che ospitasse i killer del clan Lo Russo ovvero Luigi Cutarelli e Ciro Perfetto che uccisero il boss Pierino Esposito ospitò nella sua abitazione lo stesso padrino della Sanità, il figlio Ciro (entrambi uccisi) e quelli della Vanella Grassi. Ecco il suo racconto: “…quando Antonio Genidoni era detenuto presso l’ospedale San Gennaro dei Poveri agli arresti domiciliari, esponenti del gruppo della Vanella Grassi lo incontrarono in ospedale; subito dopo queste persone, che erano sei o sette, salirono a casa di mia madre dove ebbero una riunione col gruppo di Genidoni-Esposito. Per questo gruppo erano presenti oltre a Pierino Esposito il figlio Ciro, Walter Mallo, Manuele detto “Soffietto”, Francesco Spina, mentre Sasà ed il “Pirata” rimasero giù come vedette. Preciso che questo incontro avvenne presso l’abitazione di mia madre immediatamente dopo la visita ad Antonio Genidoni da parte del gruppo della Vanella Grassi, perché tale…omissis… chiese la cortesia a mio fratello De Stefano Antonio di fare incontrare queste persone presso l’abitazione di mia madre; ero presente anch’io e stavo pranzando, non so di cosa parlarono ma stettero per almeno trenta minuti…”.

Antonio Esposito

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