La passione dei cavalli dei boss della camorra è notoria quelli del clan Orlando avevano anche il vizio del gioco. Il sequestro dei 15 cavalli effettuato nei giorni scorsi dai carabinieri su disposizione della Dda di Napoli a carico dei vertici della cosca di Marano è la testimonianza della passione per l’ippica oltre che per le estorsioni e il traffico di droga. I cavalli li aveva Crescenzo Polverino che li seguiva anche al Nord Italia durante la corse soprattutto d’estate. Li aveva Raffaele Orlando detto “Papele” che aveva anche il vizio del gioco e spesso lasciava debiti nelle sale dei comuni a Nord di Napoli dove era solito giocare. Nell’ordinanza firmata dal gip Francesca ferri si ricorda un episodio di quando fece picchiare con violenza da suoi emissari il nipote del titolare di una sala giochi di Marano costringendolo a pagargli i soldi di una vincita relativa ad un biglietto di corsa dei cavalli, biglietto non emesso dalla macchina erogatrice per un problema tecnico del server. Ma è soprattutto Gennaro Sarappo detto ‘ marmittaro che nel clan è proprietario di cavalli importanti come Holly Moore e Tartufo che hanno vinto anche numerose corse al trotto e poi di un puledro. I cavalli vengono custoditi da Francesco Cincinnato ad Aversa. L’uomo, finito, anche lui in carcere nel blitz contro il clan, svolgeva un doppio lavoro per Sarappo. Gli allevava e custodiva i cavalli ma gli spacciava anche la droga che ‘o marmittaro gli forniva. Nell’intercettazioni trascitta di seguito si evince il rapporto tra i due. G sta per Gennaro Sarappo ed F per Francesco Cincinnato.
G = Francè ?
F = Genni !
G = ue, dimmi
F = Buongiorno G = …(borbotta qualcosa di incomprensibile )…
F = Ho detto così, passi tu dopo, o devo venire io sopra ?
G = noo, e io ora devo venire io da te, va buono, ma tu mantieni in mano perché tu ti devi tenere i soldi tuoi; i soldi della pensione dei cavalli
F = aaa
G = senza che li porto io, hai capito, me li scalo da la..
Scrive il gip : “Già si coglie una doppia linea di credito/debito tra i due: Gennaro Sarappo dà istruzioni a Francesco Cincinnato sulle modalità di conservazione del denaro destinato a lui a titolo di pagamento, in una sorta di calcolo “dare avere”, al netto delle spettanze che lo stesso Sarappo gli deve per la cura e l‟alimentazione dei propri cavalli (senza che li porto io, hai capito, me li scalo da la). In quest’ultima affermazione, come si capirà successivamente, il riferimento di Gennaro (me li scalo da là) è al credito che lo stesso vanta per la sostanza stupefacente ceduta al Cincinnato”.
F = aaa
G = hai capito! e mi devi dare tu la differenza, la; quanti sono ?
F = sedici
G = 400 euro
F = sono sedici
G = ee
F = 4 a te
G = sono 400. 400 euro, giusto? e poi quelli altri la li lasci stare così, quando …facciamo
F = va buono, va buono
G = hai capito ! o no ? è per te Francè
F = si, si, si
Il veloce conteggio che i due interlocutori effettuano a memoria, porta alla conclusione che è Cincinnato che deve dare 400 euro a Sarappo, mentre dovrebbe essere il contrario visto che Cincinnato effettua un servizio –mantiene i cavalli per Sarappo il quale, invece, non risulta svolgere un lavoro che giustifichi il credito vantato (sono 400. 400 euro, giusto ? e poi quelli altri la li lasci stare così, quando …facciamo) Tra l’altro, oltre i 400 euro, ci sono altri soldi che Cincinnato “deve” a Gennaro, ma lo stesso gli dice di tenerli. G = o ti servono, o è una cosa F = si, si G = te lo dissi, non è…. F = si, si, si G = quell‟altra volta scalammo perché non ci sono stato In questa parte di dialogo Gennaro Sarappo indica a Cincinnato che “l‟altra volta” aveva scalato (cioè conteggiato il dare/avere) poiché lui non c‟era stato (quell‟altra volta scalammo perché non ci sono stato) : tanto prova che il passaggio di denaro a titolo di pagamento da parte di Cincinnato è ben piu‟ datato rispetto al 31 Luglio (data in cui viene intercettata la conversazione n. 234 RIT 2506/2015). F = si, si G = o se no, non li scalavamo
F = si, si, no, no, come no! come, si ! G = non ti devi creare problemi con me, lo sai F = va bene, va buono G = o no ! sta buono fatto così ? F = si, si, alla grande Gennà G = e non ti preoccupare F = non tengo niente da dire G = aaa ? F = io ieri sera G = Francè ? vedi se… F = io non salii, meno male ! io non salii perché quello se ne andò tardi G = eee F = fece ballare il cavallo, questo, quell‟altro, perché questo medico ci voleva vendere quel lavaggio G = no, ma io oggi …..oggi ho finito; oggi ho finito, sono libero da oggi fino a 7 – 8 giorni, tengo una decina di giorni F = eee G = hai capito! F = aaa, va bene G = ma io me lo impronto, pure domani, vengo. Però ti volevo dire una cosa Francè ! vedi di impegnarti un po con questi cavalli F = e come no, Gennà ! ora… G = il dottore l‟ha visto , domenica ? no, ee ? F = si, si, dobbiamo sfiammare un altro poco e….ora lo fucamo , però… comunque… oggi comincia a uscire dentro la G = eee F = hai capito! G = e vedi di castrarli…. F = perchè…(incomprens.)….il puledro….. G = se no va a finire che stiamo indietro
F = il puledro fa…..oggi comincia ad uscire pure lui, perché la tosse, Gennà, dentro il box non la sta facendo più; tanto oggi è l‟ultima giornata di cure ed ha finito; e comincia ad uscire tutta la settimana e a fine settimana va a fare un trottone ad Agnano G = va buono, dai, e ci sono pure io…(incomprens.)…. F = ee, andiamo insieme G =va buono, dai F = il cavallo lo faccio stare una settimana , così; va buono G = ooo, però non ti spendere la……vedi di levare il resto da vicino la, che me li vengo a prendere F = ma quando mai G = se non è stasera è pure domani mattina Dopo una breve divagazione sui cavalli, Gennaro riprende il discorso dei soldi che Cincinnato gli deve, ricordandogli di non spenderli perché nella stessa serata o al massimo l‟indomani sarebbe andato a prenderli F = a me se è…. G = hai capito ! non fare una spesa F = se non puoi venire….noo, se tu non puoi venire stasera G = noo, posso venire, come, e ora sono venuto, vedi ? mi sono preso pure il telefono F = aaa G = hai capito ! F =va buono, va buono G = ok ? F = eee G = ciao, ciao”.
Antonio Esposito
@riproduzione riservata