La polizia è sulle tracce del complice fuggitivo, per il momento di  Gennaro Cozzolino, il 37enne trovato in possesso di una pistola marca Bernardelli semiautomatica, calibro 7.65 completa di caricatore e cartucce, con la matricola abrasa e pronto a far fuoco. L’uomo sarebbe già stato individuato. Gli uomini della squadra mobile di Napoli si mostrano preoccupati per la ripresa delle ostilità tra i clan Mazzarella a cui l’arrestato Gennaro Cozzolino è legato e il clan Giuliano di Forcella. Nel corso di servizi di controllo finalizzati alla prevenzione e alla repressione di reati predatori i poliziotti, transitando in via Francesco Sponsillo – quartiere San Giovanni – notavano due individui in sella ad  una moto Honda, il cui passeggero, già noto alle Forze dell’Ordine, l’uomo è stato notato mentre impugnava un’arma nella mano destra. Gli agenti si ponevano dunque all’inseguimento dei due soggetti, raggiungendoli all’interno di un parcheggio in vico I° marina ai due Palazzi, bloccando e arrestando il Cozzolino, che aveva occultato l’arma all’interno della cintura dei pantaloni. Il 37enne pluripregiudicato, è cugino omonino dell’autore del ferimento dei senegalesi e della bambina di nove anni, avvenuto in piazza Mancini a gennaio di quest’anno. Anche il cugino omonimo ma di 39 anni è in carcere e con lui furono arrestate altre tre persone tutte legate al clan Mazzarella. Gli investigatori ipotizzano che il pregiudicato bloccato armato e il suo complice ricercato stessero alla ricerca di qualche obiettivo da colpire.