Camorra: ucciso davanti al carcere, dopo 21 anni arrestati i sicari

 Gennaro De Roberto, elemento di spicco del clan Bellofiore-Sebastiano, detenuto in regime di semiliberta’ nel carcere di Secondigliano a Napoli, fu ucciso da sicari nei pressi dell’istituto di pena il 25 settembre 1996. A 21 anni di distanza, una indagine della procura di Napoli affidata ai carabinieri identifica due killer e il gip partenopeo emette due misure cautelari in carcere. A dare un impulso all’inchiesta, pentiti del clan Licciardi-Sacco-Bocchetti, alleato dei Sebastiano-Belfiore, attivo nell’area flegrea del Napoletano. Francesco Avolio, detto Tyson, gia’ detenuto e condannato per un omicidio del 2016, e Gennaro Trambarulo, detto ‘o Muntato, esponente di rilievo dei Licciardi, hanno compiuto quella che era una epurazione interna ai Sebastiano-Belfiore. De Roberto aveva offeso il figlio del capoclan Raffaele Belfiore, e meditava di passare nelle fila dei loro nemici Longobardi-Beneduce. 


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