Castellammare, dall’autopsia la verità sulla morte del muratore ustionato mentre accendeva la brace

Castellammare. Doveva essere una giornata di festa come le altre da trascorrere in famiglia ma che ha avuto un risvolto tragico. Un uomo, è morto dopo oltre venti giorni di agonia a causa delle ustioni riportate  mentre accendeva i carboni della brace. Si tratta del 45enne Ferdinando Cuomo, un muratore noto nella periferia nord della città. L’uomo era residente in Via Napoli ed era anche stato impegnato nella scorsa tornata elettorale, fu candidato, come riporta onlinemagazine, al consiglio comunale a sostegno di Gaetano Cimmino sindaco nella lista Alba Stabiese. Così il 2 luglio scorso, mentre stava preparando la brace per il pranzo domenicale si è ustionato: immediata la corsa al vicino ospedale San Leonardo per ricevere le cure mediche a causa delle ferite riportate nell’accensione del fuoco. Vista la gravità delle ustioni all’ addome e alla mano destra, i medici stabiesi avevano deciso, dopo le operazioni di primo soccorso, di ricoverarlo all’ospedale Cardarelli di Napoli. Lì per circa 27 giorni è stato tenuto sotto osservazione in terapia intensiva. Nella giornata di sabato è stato operato d’urgenza ma è morto per arresto cardiaco. Quartiere sotto shock, l’uomo lascia due figli giovanissimi, un ragazzo ed una ragazza rispettivamente di 16 e 14 anni oltre alla moglie e ai genitori. Il corpo è nella sala mortuaria del nosocomio partenopeo perché è stata disposta l’autopsia per accertare le effettive cause del decesso.

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