Castellammare, il ras Vicienzo ‘o bumbularo in permesso premio va a fare estorsioni: incastrato dal video

Era uscito dal carcere grazie a un permesso premio e come se niente fosse e nonostante i suoi 18 anni trascorsi in carcere il ras di via Napoli a Castellammare, Vincenzo D’Apice, detto ‘o bumbularo, era andato il mese scorso insieme con un complice suo parente a chiede la tangente a un imprenditore del suo quartiere. Ieri i due, Vincenzo D’Apice, 54 anni, pregiudicato di lungo corso e Agostino Cascone di 44 ani incensurato sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Napoli grazie  a una indagine lampo della Dda e al coraggio dell’imprenditore che ha denunciato il tentativo di estorsione. I due sono stati inchiodati dalla sua testimonianza e dal filmato delle telecamere dell’azienda che mostrano la visita dei due. Era il 5 giugno scorso quando D’Apice e  Cascone si erano presentati negli uffici dell’azienda e senza giri di parole avevano chiesto l’assunzione di due persone legate a loro

“Assumi questi due oppure chiudi”. L’imprenditore aveva cercato  di prendere tempo con qualche scusa, per rinviare la cosa. Ma i due si erano presentati dopo qualche giorno minacciandolo. A quel punto l’imprenditore ha deciso di chiudere l’ufficio ed è andato alla polizia per denunciare il tutto. E così ieri mattina sono scattate le manette per ‘o bumbularo e il suo complice. Vincenzo D’Apice è un esponente della vecchia camorra stabiese legato al clan Alfieri e al clan Cesarano, figlio di Domenico D’Apice un ex produttore di fiori della zona di via Napoli a Castellammare, una delle prime vittime della guerra di camorra tra Cutoliani e Nuova Famiglia che insanguinò la zona stabiese agli inizi degli anni Ottanta. Vincenzo DApice fu arrestato nel 1999 arrestato in un casolare di Santa Maria La Carità dopo un lungo periodo di latitanza nell’ambito dell’operazione Terra Rossa messa a segno nelle province di Napoli e Salerno.


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