E’ tornato subito il libertà il 33enne di Castellammare fermato dalla Guardia di Finanza e nella cui barca era stata trovata una vera e propria piantagione di canapa indiana. D.A. D. difeso dall’avvocato Francesco Schettino ha patteggiato un anno e sei mesi di carcere, pena sospesa ed è tornato in libertà nonostante avesse già un altro patteggiamento a 4 mesi di carcere sempre per lo stesso reato.Anche tutto il materiale sequestrato barca compresa sono state dissequestrate e restituite all’uomo.I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Napoli lo avevano arrestato per coltivazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel corso di un pattugliamento del territorio cittadino finalizzato al contrasto degli illeciti in genere, i militari avevano individuato una serra all’interno di una imbarcazione. La profondita’ dello scafo impediva ad occhi indiscreti la visione delle piante, alcune vicine anche al metro e 80 centimetri. Oltre all’imbarcazione veniva scoperta anche una struttura adibita ad essicatoio artigianale, in cui la fase dell’essiccamento avveniva tramite apposite ventole ed alla fine del ciclo la sostanza veniva depositata all’interno di contenitori di vetro per la successiva conservazione. Presenti sul posto anche diversi volantini con le istruzioni per la coltivazione “indoor” dello stupefacente.