Crisi idrica nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: tempi lunghi per la soluzione

Tempi lunghi per la risoluzione della carenza idrica nel carcere di Santa Maria Capua Vetere  che ha provocato lo stato di agitazione degli agenti della Polizia Penitenziaria e le proteste dei detenuti. Ci vorranno mesi perche’ il Comune, stazione appaltante, aggiudichi i lavori di allaccio della struttura detentiva alla rete idrica pubblica: Prima bisognera’ approvare i progetti sulla cui base verranno eseguite le opere, e cio’ non avverra’ prima di ottobre. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra, piu’ volte chiamato in causa in questi giorni come responsabile della situazione, ha diffuso una nota nella quale afferma: “in questa fase sono in corso le procedure di gara per l’aggiudicazione della progettazione dell’opera per poi assegnare un termine di due mesi all’aggiudicatario per progettare i lavori che andranno a gara. Tutti sapevano che sarebbe stato assolutamente impossibile completare l’iter per questa estate”. Mirra afferma che dopo il protocollo di intesa tra il Comune di Santa Maria Capua Vetere e la Regione Campania nell’ agosto 2016, e di due milioni di euro, stanziati dalla Regione, “il settore tecnico comunale ha pubblicato il bando di gara per la progettazione. “Gia’ nel mese novembre 2016 – ha aggiunto il sindaco di S. Maria Capua Vetere – nella risposta scritta all’interrogazione della Senatrice Vilma Moronese (Movimento Cinque Stelle) avevamo potuto evidenziare, sulla base del cronoprogramma che l’approvazione della progettazione esecutiva da porre a base della gara per l’affidamento dei lavori per cui necessitano varie autorizzazioni ci sarebbe stata solo per la fine del mese di ottobre 2017”.

Articolo precedenteDomani la sentenza per l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo
Articolo successivoDomato l’incendio sul Vesuvio, i Verdi offrono un premio in denaro a chi segnala i piromani