Torre Annunziata. Acquisizioni di documenti e testimonianze per risalire alle cause del crollo della palazzina di Via Rampa Nunziante avvenuto venerdì e nel quale sono morte otto persone. La Procura di Torre Annunziata sta decidendo in queste ore se dare incarico per effettuare l’autopsia sui corpi delle vittime, mentre ha affidato a carabinieri e polizia alcune deleghe di indagine per accertare se esistono responsabilità nel crollo. Le accuse paventate, al momento contro ignoti, sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Un lavoro che gli inquirenti intendono portare avanti con prudenza, anche per questo, nemmeno oggi sono stati affidati gli incarichi tecnici sia per le autopsia sia per i sopralluoghi nella zona del crollo della palazzina.
La Procura potrebbe anche decidere di non effettuare l’esame autoptico sulle vittime ed effettuare solo un esame esterno dei cadaveri. Le cause della morte, d’altronde, sono legate al crollo della palazzina. Lo stabile di 5 piani ha ceduto a metà, la parte del lato mare rimane in piedi. Il palazzo ha ceduto a metà.
In serata si è tenuto un incontro in prefettura e Napoli, per parlare degli aspetti legati all’ordine pubblico, in particolare in vista dei funerali delle otto vittime del crollo di via Rampa Nunziante. Al vertice, ha partecipato anche il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione. ”Per ora – afferma – non è stata fissata la data per lo svolgimento delle esequie, anche perchè dalla Procura ci hanno fatto sapere che le procedure per l’effettuazione degli esami autoptici non saranno brevi e richiederanno ancora alcuni giorni”. Il primo cittadino parla anche di una possibile fiaccolata organizzata da una serie di associazioni e alla quale potrebbero prendere parte anche volti noti dello sport oplontino, come la campionessa di pugilato Irma Testa e l’arbitro di serie A Marco Guida: ”Ho un incontro in serata con le associazioni che intendono promuovere l’iniziativa, ma ancora non si sa nè il tenore, nè il percorso, nè il giorno preciso in cui dovrebbe tenersi la manifestazione”.
Si è tenuta in serata, invece, una celebrazione eucaristica nella quale sono state ricordate le otto vittime. A celebrare la funzione, nella chiesa dello Spirito Santo, il sacerdote Pasquale Paduano che dice: “Chiediamo al Signore forza e consolazione per poter capire il senso di questo atroce dolore e per poter iniziare un cammino di speranza”. ”Luce in terra, luce in cielo. Questi nostri otto fratelli hanno iniziato il loro percorso anche se tragicamente verso la luce di Dio. Noi vogliamo ricordare tutto il bene e tutto l’ amore che ci hanno donato nella loro vita terrena affinchè si possa accendere questa luce”. Paduano ha poi affermato: ”Questo sia anche l’inizio di una presa di coscienza di quella che è la nostra realtà personale e sociale, e che sia un impegno al cambiamento radicale perchè non esistono solo i miei interessi ma io sono responsabile della vita e della felicità dei miei fratelli”. Sull’altare sono state messe le foto delle otto vittime con altrettante candele sulle quali erano impressi i nomi delle vittime.