Giornata frenetica in Procura a Torre Annunziata dove si intensifica il lavoro per provare a fare chiarezza sul crollo della palazzina di via Rampa Nunziate nel quale hanno perso la vita otto persone. Proseguono i contatti tra i magistrati (titolare del fascicolo aperto con le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio plurimo colposo e’ il pm Andreana Ambrosino) e le forze dell’ordine per definire i dettagli investigativi e per incaricare gli esperti che saranno chiamati ad effettuare indagini sul cratere e sulla parte di palazzina rimasta ancora in piedi. Ermetico il procuratore Alessandro Pennasilico: ”Siamo in una fase di studio e approfondimento – dice – valutiamo le diverse prospettive investigative”.
Intanto dai racconti dei conoscenti emergono particolari inediti sulle preoccupazioni degli abitanti del palazzo crollato parzialmente. Pina Aprea, la sarta deceduta, aveva espresso preoccupazione per alcune crepe visibili nelle pareti della sua casa al terzo piano. Cosi’ il sacerdote Ciro Cozzolino: “Un anno fa, per la benedizione delle case, mi fece accomodare in cucina dalla quale si vede un bel panorama. Espresse preoccupazione per delle crepe alle pareti ma disse ‘dovrei andarmene ma non voglio perche’ qui sono nata e qui voglio vivere”
 Pasquale Guida, deceduto sotto le macerie con la moglie e i due figli, era un ultra’ della squadra di calcio oplontina come confermano alcuni conoscenti intenti a posizionare la maglia. Adulti e piu’ piccoli sostano davanti al muro per lasciare dediche e pensieri alle otto vittime.