Sono già sei i corpi estratti dalle macerie del crollo del palazzo delle rampe Nunziante a Torre Annunziata. Nella notte poco dopo le tre sono stati estratti anche i corpi di Pasquale Guida e della moglie Anna e poco dopo della signora Pina Aprea. Restano sotto le macerie solo i copi di Francesca e Salvatore Guida di 11 e 8 anni, i due figli dei coniugi Guida. In precedenza erano stati estratti i corpi della famiglia Cuccurullo (Giacomo, la moglie Adelaide e il figlio Marco). I Vigili del Fuoco, che stanno lavorando ininterrottamente ormai da circa 24 ore, stanno continuando nelle operazioni di scavo. Dalle 6.30 del mattino, quando è avvenuto il crollo, per tutto il giorno, incessantemente, si è scavato a mani nude. Quel che resta dell’edificio di quattro piani di via Rampa Nunziante viene rimosso con secchi di plastica: non ci sono mezzi meccanici in funzione per il timore di danneggiare i corpi. Il silenzio avvolge le operazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine per cercare di capire se vi siano richieste di aiuto o voci provenienti dal cumulo di calcinacci. Due le famiglie coinvolte, che occupavano il terzo e quarto piano della palazzina e che potrebbero essere state sorprese nel sonno: oltre alla famiglia Cuccurullo c’erano i quattro componenti della famiglia Guida, con i due figli minorenni, di 8 e 11 anni. Travolta anche la donna,Pina Aprea, una sarta di 65 anni, che abitava da sola e che in un primo momento si pensava in salvo. La procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti per crollo colposo. Intanto si fa sempre più certa l’ipotesi, supportata da molte testimonianze, che la tragedia sia stata causata da un crollo strutturale dovuto a lavori di ristrutturazione al primo piano che possono aver compromesso la stabilità dell’edificio.Nel corso delle operazioni due vigili del fuoco sono rimasti feriti: uno di loro è stato trasportato con una lettiga in ospedale. Insieme alle Unità cinofile, la Protezione Civile della Regione Campania ha inviato sul posto altri quaranta volontari delle associazioni limitrofe. La situazione è complessa a causa del completo sgretolamento dell’ala dell’edificio e per le parti pericolanti che incombono sui soccorritori.