Droga, Genny ‘a carogna: “Troppe spese, coltiviamola a Napoli”

“Noi qui prendiamo 20, 25 chilogrammi e paghiamo 300 mila euro. La facciamo arrivare con i camion o con le auto fino a qui. Allora mi chiedo, ma non possiamo coltivarla a Napoli questa droga?”. Era questo il vero obiettivo del gruppo di Gennaro De Tommaso, detto ‘Genny ‘a carogna’, arrestato una seconda volta questa mattina per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La conversazione del 26 novembre 2014 e’ contenuta nelle 219 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmate da gip Tommaso Miranda che ha portato a 17 misure cautelari. La telefonata e’ tra Giovanni Orabona, uno dei maggiori indagati, e Mickael Trigano, il narcos italo francese ad essere stato intercettato e non ancora arrestato. Un uomo quasi ‘invisibile’ che pero’ e’ stato pedinato dai carabinieri. Era molto facoltoso e alloggiava quasi sempre all’albergo Caracciolo, lo stesso dove ha dormito la squadra del Real Madrid quando lo scorso 7 marzo e’ arrivata a Napoli per disputare gli ottavi di finale di Champions League. Un luogo perfetto per il trafficante in quanto molto vicino alla casa di Gennaro De Tommaso, che nonostante fosse agli arresti domiciliari organizzava i traffici di sostanze stupefacenti dall’Olanda a Napoli. Sono molte le conversazioni telefoniche nella quali lui prova a dettare le regole. In una pensa a spostare il commercio verso Barcellona: “Stanno facendo cose buone da quelle parti”,; in un’altra si prodiga di chiamare un corriere che sta in ritardo per capire se ha o meno preparato “la macchina per la trasferta”. Da quanto il gip ha ricostruito sono cinque le importazioni di sostanze stupefacenti dall’Olanda, due delle quale destinate a Ponticelli e stazionale presso un piazzale di un autotrasportatore, le altre due invece sono state recuperate in provincia di Caserta su un’area di servizio, la quinta e’ caduta sotto sequestro. La base logistica dei trafficanti era in via San Paolo, una stradina a ridosso di via Duomo, nella centralissima zona di Forcella, da dove Gennaro De Tommaso, e lo zio Gaetano, rivendevano nel giro di pochi giorni tutti i carichi, soprattutto al rione Traiano, nella zona occidentale di Napoli, considerata da tutti la nuova Scampia, per la quantita’ di droga venduta. I trafficanti non usavano molte ‘precauzioni’ durante le telefonate tant’e’ che gli investigatori hanno ricostruito molti dei summit che si sono tenuti nei pressi della casa di Gennaro De Tommaso, anche quando era agli arresti domiciliari. Altri componenti della banda sono stati invece videoripresi all’aeroporto di Capodichino mentre si imbarcavano per Amsterdam.

 Antonio Esposito

@riproduzione riservata

 


Articolo precedenteNapoli, blitz dei vigili contro i parcheggiatori abuvisi
Articolo successivoNapoli, sbucano dalle fogne e disarmano i vigilante: colpo da 200 mila euro