Femminicidi, Grasso: “Basta omertà, sosteniamo chi è vittima di maltrattamenti”

“Cittadini e istituzioni devono dare il proprio contributo per abbattere la sub-cultura dell’indifferenza e dell’omertà attraverso la denuncia e l’accertamento delle specifiche responsabilità. D’altro canto è fondamentale sostenere al meglio chi è vittima di maltrattamenti. Purtroppo, e credo questo sia un argomento che merita un serio approfondimento, sono ancora troppi i casi di chi, per paura, vergogna, mancanza di mezzi o una pericolosa sottovalutazione, nasconde le violenze subite”. Sono le parole di Pietro Grasso in occasione della presentazione del libro ‘Orfani speciali. Chi sono, dove sono, con chi sono. Conseguenze psico-sociali sui figli e figlie del femminicidio’, di Anna Costanza Baldry. Il presidente del Senato parla degli “orfani speciali, vittime collaterali e innocenti del femminicidio” e ribadisce che “si tratta di un reato gravissimo di particolare riprovazione e disvalore sociale: una efferata violenza che nasce spesso tra le mura domestiche, in famiglie apparentemente serene ma dilaniate da rapporti interpersonali distruttivi”. “Appare chiaro – rileva – che bisogna realizzare interventi strutturati e non emergenziali, in grado di combatterlo in tutte le sue forme: dalle offese, alle minacce, agli atti di violenza fisica e psicologica. Gli interventi di carattere legislativo sono senza dubbio necessari, ma l’arma vincente – sottolinea – non può che scaturire da un cambiamento culturale. Occorre promuovere, a partire dai contesti familiari e scolastici, i valori del rispetto e dell’uguaglianza di genere per eliminare all’origine pregiudizi, abitudini e stereotipi che possono dar vita a comportamenti che in alcun modo possono essere tollerati o giustificati”. “A essere vittime di femminicidio – rileva però Grasso – non sono solo le donne, ‘ree di aver incontrato un uomo sbagliato e incapace di amarle’ ma anche i figli, vittime silenziose della cosiddetta ‘violenza assistita’. I minori si trovano ad affrontare un doppio trauma che, inevitabilmente, ne mina la crescita, la serenita’, il futuro”.

Il presidente del Senato si riferisce alla seconda parte del volume e ai dati quantitativi emersi dal progetto ‘Switch-off’ che contiene per osservare che “è doloroso constatare che, in due casi su tre, i bambini sono testimoni oculari della violenza o dell’omicidio della madre da parte del padre. Su questa tipologia di orfani non esistono dati ufficiali, le notizie a disposizioni sono poche. Proprio per colmare questo vuoto e per avviare un’ampia riflessione, il Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, con la partnership dell’Associazione nazionale Dire, dell’Università di Cipro e della Lituania, ha dato vita al progetto europeo ‘Switch-off’, nato con l’intento di monitorare i casi degli ‘orfani speciali'”. “Il progetto – spiega – offre agli esperti del settore e alle istituzioni chiavi di lettura significative: oltre a riportare i dati statistici sull’entità del fenomeno, analizza le problematiche relative alla cura degli orfani speciali e identifica la necessita’ di mettere a punto efficaci politiche di sostegno. Oltre ai provvedimenti di natura legislativa è fondamentale anche potenziare le azioni di prevenzione: penso si debbano concentrare risorse e forze su programmi di assistenza psicologica alle donne, alle coppie e ai minori coinvolti, al fine di consentire loro di uscire da quel muro di paura, vergogna, silenzio, in cui troppo spesso si isolano”. “La Camera dei Deputati ha approvato, lo scorso 1 marzo, un disegno di legge recante disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici che è ora all’esame, in sede deliberante, della commissione Giustizia del Senato. Sono convinto – afferma ancora – che il Parlamento debba al piu’ presto concludere l’iter di questo ddl che introdurrebbe alcune misure, penso ad esempio alla previsione di un’adeguata assistenza medico-psicologica e alla creazione di borse di studio – che rappresenterebbero un importante passo in avanti”.


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