“Come Garante dei diritti degli animali ho fatto le mie verifiche sul fatto che sarebbero stati trovati dei gatti usati come innesco per gli incendi del Vesuvio. Non risulta a nessuno degli inquirenti che stanno svolgendo indagini una simile atrocita'”. Cosi’, in una nota, il garante dei diritti degli animali del Comune di Napoli Stella Cervasio. “Non ho notizia certa, se non dicerie, su questa che sarebbe un’usanza di zone rurali, di usare animali vivi – conigli o gatti – con stracci intrisi di benzina per incendiare stoppie. Del resto non capisco la meccanica di una tale usanza, che mi sembra oltremodo complicata, oltre che inutilmente cruenta. In queste ore sono state diffuse, anche secondo quanto mi dice il generale Sergio Costa dei Carabinieri Forestali, e il presidente dell’ente Parco Vesuvio Agostino Casillo, notizie prive di ogni fondamento”, continua Cervasio. “Se un gatto e’ stato trovato bruciato, come si legge su qualche social, nessuno ne ha individuato le cause, perche’ non e’ stato consegnato alle autorita’ preposte per l’autopsia”. “Invito chiunque abbia notizie certe e non illazioni o ipotesi, a trasmetterle agli inquirenti per i debiti accertamenti”, conclude Cervasio.
Intanto quella di oggi è un’altra giornata con il cielo terso sui comuni vesuviani della zona Sud a causa della coltre di fumo che proveine dall’incendio sul vulcano. L’odore acre da fastidio alla gola e molti cittadini soprattutto gli anziani sono rinchiusi in casa nonostante il gran caldo,.Si lavora senza sosta nello spegnimento degli incendi nei territori di Ottaviano, Ercolano, Torre del Greco. Tre Canadair stanno operando dalle prime ore del giorno mentre a terra lavorano incessantemente Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, Protezione Civile. A destare preoccupazione sono continue accensioni della ‘lettiera’, il materiale organico presente sul suolo costituito da rami e foglie, che continua a bruciare.Â