Incendio al Vesuvio il vento trasporta la cenere su Avellino, il fumo ha raggiunto il Salento

Cenere trasportata dal vento ‘piove’ ad Avellino e in tutta la fascia di comuni che vanno dal Baianese al Montorese. I due vasti fronti di fuoco aperti sul Vesuvio e sulle colline tra Montoro e Mercato San Severino hanno creato una fitta nube di fumo che ha oscurato il cielo in provincia di Avellino, rendendo l’aria densa di odore di bruciato. Ed e’ la cenere, che cade anche lungo il tratto autostradale della A16 tra le uscite di Pomigliano d’Arco e Avellino Ovest e lungo il raccordo autostradale Avellino – Salerno, ad aver destato preoccpazione tra le popolazioni che hanno tempestato di telefonate il centralino dei vigili del fuoco di Avellino. Nessun problema e nessun disagio particolare, assicurano i vigili del fuoco, solo un insolito fenomeno che nei piu’ anziani ha risvegliato i ricordi dell’eruzione del Vesuvio del 1944, quando nonostante la distanza e la protezione della catena montuosa, piovve cenere su Avellino per giorni e giorni. I problemi piu’ seri riguardano invece i vasti incendi che interessano in queste ore la zona del montorese e la Valle Caudina, con un rogo che minaccia Cervinara. (AGI) Av1/Lil 111543 LUG 17 NNNN

La coltre di fumo che da questa mattina si e’ levata dagli incendi sviluppatisi nelle aree del Vesuvio, e che hanno costretto all’evacuazione diverse famiglie residenti nelle aree piu’ colpite, ha raggiunto il Salento. E’ quanto si puo’ notare dalle immagini in tempo reale riprese dai satelliti e che evidenziano come la scia che parte dal vulcano piu’ famoso del mondo abbia tagliato in pratica in due il Meridione. L’immagine in particolare e’ nitida guardando le informazioni trasmesse in tempo reale dal sito internet www.en.sat24.com.

 Ad Ercolano sono state chiuse le attivita’ commerciali e i ristoranti nei pressi della sede storica dell’Osservatorio Vesuviano dove, questa mattina, si sono sviluppate fiamme. Ai residenti e’ stato consigliato di non rientrare in casa per questioni di sicurezza e di non intralciare le operazioni di soccorso e di spegnimento delle fiamme. In questi minuti c’e’ preoccupazione tra i residenti per i roghi che da giorni sul versante del Vesuvio non accennano a cessare. Nessun danno per i due ristoranti evacuati a scopo precauzionale nella zona di via Resina Nuova, parte alta di Torre del Greco.

L’associazione ‘Salute Ambiente Vesuvio’ di Ercolano  rivolge un invito alla popolazione in merito alla emergenza incendi che, da giorni, sta danneggiando il territorio del Vesuvio. ”Come associazione e gruppo di pressione stiamo cercando di accendere un faro su cio’ che sta accadendo” si legge sul profilo Facebook dell’ associazione. ”Chiediamo a tutti un gesto simbolico di appartenenza. Come comunita’ appendete alle finestre o ai balconi delle vostre case un drappo nero. Un segno di lutto per una zona di immenso valore per tutti noi, che viene maltrattato e nessuno se ne cura. Inviateci le vostre foto e le pubblicheremo. Noi non vogliamo restare a guardare. Noi siamo uniti nella tutela dell’ambiente che e’ vita e futuro”.

“La giornata di oggi ha visto l’intensificarsi del fenomeno degli incendi in tutta la Campania. I parlamentari campani del Pd hanno sollecitato esponenti del governo e il prefetto di Napoli al fine di assicurare tutto l’impegno necessario per affrontare questa drammatica situazione. I comuni non sono stati lasciati soli, ma in alcune zone del Vesuviano la situazione sta diventando drammatica”. Lo dicono, in una nota congiunta, i parlamentari campani del Partito democratico. ”Il prefetto ci ha rassicurato circa la massima attenzione posta da parte del Governo nazionale, in sinergia con quello regionale, al fine di garantire un potenziamento dei mezzi aerei e il rafforzamento della sicurezza nelle zone piu’ a rischio. Confidiamo nell’opera delle forze dell’ordine e dei volontari, che in queste ore stanno operando con grandissimo impegno. Grazie per la vostra abnegazione” conclude la not.

“È una tragedia insopportabile, e’ un disastro ambientale, una ferita che colpisce tutti noi perche’ sta bruciando la nostra montagna, bruciano boschi. Questo Paese continua a sovvertire le priorita'”. Cosi’ Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, in merito al rogo che da stamane divampa sul Vesuvio. “È significativo che ancora una volta non si faccia nulla per prevenire gli incendi che, come nel caso del Vesuvio, richiedono azioni immediate. Il Paese – aggiunge al margine del consiglio comunale il primo cittadino – continua a compiere scelte scellerate”. Dichiarando di aver parlato di questa situazione gia’ “piu’ volte con il prefetto”, l’ex Pm spera che “prima o poi si decida di sovvertire le priorita’ e investire – conclude – in prevenzione” invece che in spese militari o per salvare banche.

Il sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano, ha firmato una ordinanza in seguito all’emergenza incendi che sta interessando il Parco Nazionale del Vesuvio. Nel provvedimento i residenti sono invitati, in via precauzionale, a tenere chiusi gli infissi di abitazioni, esercizi commerciali ed attivita’ industriali e a ”limitare le uscite in aree scoperte, soprattutto con riferimento ai bambini e anziani, ed esclusivamente in caso di eventi non procrastinabili”. Tutte le strade di collegamento tra via Zabatta ed il Monte Somma sono state chiuse al transito per facilitare l’accesso dei mezzi di soccorso. E’ stato allertato anche il Centro Operativo Comunale che sta monitorando attentamente l’evolversi delle criticita’. La Polizia Municipale e’ disponibile al numero 081-8285234 per le segnalazioni di emergenza e sono state rese disponibili ambulanze per eventuali soccorsi.

Il parco del Vesuvio e le area adibite in passato a discariche sono insidiate dagli incendi scoppiati da giorni sulle pendici del Vesuvio e se il fuoco li raggiungesse potrebbe mettere in pericolo intere comunita’. E’ l’ allarme lanciato dalla Rete dei comitati vesuviani impegnata da anni sulla tutela del territorio. ”Purtroppo il vento, i pendii e le gole che caratterizzano il territorio Vesuvio non rendono facili gli intereventi da terra – spiega Francesco Matrone uno dei volontari della Rete – e sarebbe una catastrofe se il fuoco raggiungesse il cuore del parco del Vesuvio dove gia’ centinaia di metri quadri di pineta sono andati distrutti”. ”Una delle cose che piu’ temiamo – dice Matrone ricordando incendi degli scorsi anni – e che il fuoco raggiunga le aree utilizzate in passato come discariche con la relativo avvelenamento dell’area”. ”Come sosteniamo da anni il parco e tutti i comuni del territorio hanno bisogno di un piano di prevenzione e di bonifica altrimenti ci troveremo ogni anno ad affrontare questo tipo di emergenze”.


Articolo precedenteCrollo e morti a Torre Annunziata: undici avvisi di garanzia. Indagati i proprietari degli appartamenti
Articolo successivoNapoli, ex impiegato di Mps truffò 23 milioni di euro alla banca: arrestato questa sera al rione SanitÃ