Il capitano Ultimo lascia “consapevolmente” i servizi segreti dell’Aise e torna nell’Arma dei carabinieri per “evitare strumentalizzazioni” sull’operato della sua squadra”sempre corretto, da parte di chiunque, per tutelare l’integrità dell’ Aise nella sua interezza e per l’amore che ci lega all’Arma dei Carabinieri”. La richiesta di fare un passo indietro sarebbe stata avanzata dagli stessi Servizi dopo una indagine interna che avrebbe rilevato un coinvolgimento del capitano e di una ventina di suoi collaboratori nell’inchiesta Consip, coinvolgimento non autorizzato e soprattutto non comunicato dalla squadra di Ultimo. Dopo aver verificato quindi, anche con il confronto con il capitano, che stavano seguendo l’indagine condotta dagli ex colleghi del Noe, è venuto meno “il rapporto di fiducia” . L’ufficiale era infatti entrato nell’Aise lo scorso gennaio, sotto l’ala protettrice dello stesso direttore dell’agenzia, Alberto Manenti, perché quando guidava il Noe erano emerse irregolarità nelle indagini su Consip. Il rapporto si è andato via via deteriorando arrivando alla rottura quando sono stati portati alla luce alcuni sms inviata dal capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, braccio destro del pm di Napoli Woodcock ad ex colleghi transitati nei servizi.