“Indimenticabile”: folla commossa per l’addio alla sposa Alessandra Avella

Scafati. “Indimenticabile… anche se i giorni passano più duri senza te,  tutte le cose che farò avranno dentro un po’ di te, perchè lo so dovunque andrai in ogni istante resterai indimenticabile” riecheggia, tra le lacrime, la voce di Antonello Venditti, in quella chiesa che ha visto Alessandra Avella sposa del suo Nicola che ora piange, inconsolabile, la partenza da questa vita della sua sposa. E’ l’addio terreno, ma non spirituale, alla 32enne che mercoledì scorso è morta tra le braccia del marito, Nicola Accardi, sull’Autostrada nei pressi di Roma, per un malore improvviso. Centinaia di persone per questo addio semplice, commosso, che lascia un segno indelebile, indimenticabile. Il volto di Alessandra, sorridente, con l’abito da sposa, specchiato nelle lacrime di chi l’ha conosciuta e amata, ma anche di tanti che – commossi dal suo tragico destino – hanno voluto testimoniare il proprio affetto ai familiari, agli amici. Alle 15,30 il feretro – proveniente da Policlinico Umberto I di Roma – è arrivato nella chiesa San Vincenzo Ferreri di Scafati. E Alessandra è entrata in quella chiesa per la seconda volta in questo afoso luglio. “Il primo mercoledì di luglio è entrata come sposa e nell’ultimo mercoledì ritorna per raggiungere il Signore”: don Emiliano sottolinea questo ripetersi dei giorni nel destino di Alessandra Avella. In un mercoledì ha perso anche la vita. Esattamente una settimana fa. L’autopsia ha evidenziato un problema cardio-circolatorio, esploso improvvisamente, ma latente. I familiari più stretti sono stati sollecitati a fare dei controlli.

Ma oggi pomeriggio, non si parla di questo in quella chiesa gremita, dove l’aria è irrespirabile, ma nessuno se ne accorge. C’è posto solo per il dolore, la mancanza, il tragico destino di una sposa felice che ha perso il sorriso. Riecheggia quella canzone che il marito ha voluto dedicare alla sua amata sposa: “Tutti gli amori che vivrò avranno dentro un po’ di te, perchè lo so dovunque andrai in ogni istante resterai indimenticabile”. Le note profane hanno preso il posto dei canti liturgici, sonorità che corrono sul filo delle emozioni, che irrompono nel profondo e fanno uscire fuori l’anima. Note e parole che rompono il silenzio irreale. I singhiozzi e le lacrime scendono a fiotti. La vita di molti si è fermata per un attimo nel dolore di un addio. E un’intera comunità in questo fazzoletto di terra tra Scafati e Boscoreale è lì attonita, pietrificata.
“Indimenticabile… indimenticabile” come quei palloncini bianchi fatti volare fuori dalla chiesa, a testimonianza dell’amore puro che Alessandra ha donato e ricevuto da chi la conosceva. Volano in un cielo, inaspettatamente cupo, nuvoloso, pronto alla pioggia che accompagnerà il cammino di Alessandra fino all’ultima dimora. “Si consigliano esclusivamente fiori chiari” si legge sul manifesto funebre, chiari come quel bouquet che Alessandra ha portato con sè quel giorno in cui ha varcato la soglia della chiesa per sposare Nicola su quell’altare dove oggi giace la sua bara. La felicità ha lasciato troppo presto il posto al dolore inconsolabile… “il destino è vivere nell’infelicità vicini e lontanissimi oltre l’eternità”.

Rosaria Federico

 

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