“L’ amavo, mi ero anche indebitato per lei, ma ero anche molto geloso”, la giustificazione dell’assassino di Dragoni

Dopo averla ammazzata con tre colpi di pistola, accecato dalla gelosia ha provato anche a giustificarsi davanti al gip. Massimo Bianchi, il 61 enne di Dragoni che l’altro pomeriggio ha ucciso in piazza la sua compagna di 49 anni  Maria Tino, ha detto: “Ero follemente innamorato di lei. Cercavo di esaudire ogni suo desiderio e mi sono anche indebitato per accontentarla nella sua attività ma ero anche tanto geloso, ho pensato che potesse avere un altro quando ha deciso di troncare”. Il dipendente dell’ente Comunità Montana, reo confesso dell’omicidio è assistito dall’avvocato Luigi Iannettone. E’ rinchiuso nel  l carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa dell’udienza di convalida del gip.


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