“Adolescenza e estate significa anche innamoramenti lampo, si perde la testa per qualcuno e ingenuamente tante volte ci si fida, non si pensa che ci possa essere malizia, che si possa subire quello che invece subiscono silentemente troppe ragazze. Scattano spesso violenze, ragazzi che in branco diventano bestie senza un briciolo di empatia ma che agiscono in preda al soddisfacimento dei propri bisogni e dei propri istinti. Ci si sente in diritto di seguire una ragazza che da sola contro un ragazzo o un gruppo non ha decisamente capacità di difendersi e che deve tristemente subire passivamente ciò che decidono di farle”. A dirlo, dopo la violenza ai danni di una 15enne a Marechiaro, è la psicoterapeuta Maura Manca, presidente dell’Osservatorio nazionale adolescenza, che proprio qualche giorno fa ha pubblicato un’analisi sui rischi che corrono i ragazzi in vacanza tra alcol, sesso e selfie oltre i limiti. “Il solo fatto di trovarsi sola in spiaggia, in discoteca, in un luogo riservato, autorizza in un certo senso la violenza. Ragazzi che vedono il corpo e non l’anima di una persona, che la reputano un oggetto dei loro divertimenti e che agiscono avendo la consapevolezza del gesto che stanno facendo ma l’inconsapevolezza delle conseguenze a breve e a lungo termine sull’altro”, aggiunge Manca precisando che queste sono violenze che “fanno tremare la psiche” e avvengono “quando si abbassa la guardia, quando si perde la cognizione di ciò che si sta facendo, quando anche gli amici hanno abbassato il livello di vigilanza”. “Troppe ragazze sono vittime della loro stessa ingenuità e si è preda facile di carnefici vigliacchi”
“Tante ragazze poi non denunciano, sono terrorizzate dal parlare. Si vive un profondo senso di vergogna, di colpa nei confronti dei genitori. Si ha paura di non essere compresi”, afferma la psicoterapeuta che punta il dito contro l’assenza di educazione da parte della famiglia e della scuola. In una crisi di valori, spiega, “gli adolescenti non sanno più stare insieme, non sanno più interagire tra loro, non sanno più condividere nel vero senso del ‘dividere con'”. “Per troppi adolescenti il concetto di divertimento, di gioco e di scherzo ha acquisito una valenza prettamente soggettiva, non relazionale. L’asticella del limite è arrivata troppo oltre e spaventa realizzare che non si fermerà. Inconsapevolezza e irresponsabilità solo i veri mali degli adolescenti di oggi e alla base di questa assenza di morale c’è sempre l’educazione e i valori che oggi a quanto pare non si è più grado di trasmettere”, conclude Manca.