Va giu’ per l’ultima volta la serranda della salumeria di Ciro Scarciello. Lui e’ il commerciante che denuncio’ il degrado e la presenza della criminalita’ organizzata alla Duchesca, quartiere di Napoli. Scarciello si era sfogato per quella situazione, dopo che, nel gennaio scorso, la zona era finita sotto i riflettori per una sparatoria in pieno giorno, durante la quale una bambina fu colpita a un piede, per fortuna in maniera lieve, da un proiettile vagante. I ‘destinatari’ erano tre extracomunitari ‘rei’ di non pagare il pizzo per la bancarella che avevano. Scarciello e’ stato l’unico a parlare, a lamentare il clima di insicurezza che c’e’ nella zona. Ed e’ dal quel momento che nel negozio e intorno a lui si e’ creato il vuoto. In settimana, il salumiere, ha affidato il suo sfogo a un video insieme con Luigi Leonardi, giovane imprenditore napoletano, testimone di giustizia. “Qui e’ un continuo – ha sottolineato – perche’ se non ci metti le mani diventa quasi una abitudine. La criminalita’ e’ molto forte, le istituzioni non sono presenti e non lo sono state negli ultimi quarant’anni. E le poche istituzioni che fanno finta di esserci non fanno neanche il loro dovere come dovrebbero”. Ma la delusione piu’ grande, come ha confessato, “non e’ per l’incasso a fine giornata”, quanto piuttosto di essere stato usato da tutti, istituzioni, politici, media”. Perche’ Ciro Scarciello si e’ sentito usato, poi abbandonato un po’ da tutti. “Ho incontrato tutti – ha raccontato – ci siamo fatti foto, abbiamo stretto mani, abbiamo cercato di fare qualcosa e c’e’ stato qualche appuntamento che non e’ stato piu’ rispettato, certamente non da me”. Manifestazioni di solidarieta’ che non sono bastate a salvare il suo negozio dalla chiusura. Questa sera ha abbassato definitivamente la saracinesca. Ad essergli vicino anche il sacerdote don Maurizio Patriciello, protagonista delle denunce per la grave situazione ambientale nella Terra dei Fuochi. “Alla Duchesca – scrive il sacerdote su Fb – chiude il negozio di Ciro Scarciello. Napoli ha perso un’altra battaglia di civilta”’.
“Oggi dovrebbe chiudere definitivamente il locale di Ciro Scarciello e noi siamo estremente tristi e dispiaciuti anche se il suo comportamentonon l’abbiamo capito fino in fondo visto che ha ammesso che aveva già deciso di chiudere la salumeria da mesi, anche quando andammo nel suo negozio per offrirgli la possibilità di diventare fornitore della mensa dell’isituto per ciechi Colosimo, grazie alla disponibilità del coordinatore, Antonio Cafasso noi gli chiediamo ancora una volta di ripensarci e siamo disponibili a sostenerlo in tutte le forme possibili”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, insieme a Gianni Simioli si è mobilitato con determinazione per sostenere il salumiere della Duchesca. “Non riusciamo a capire perché potendo iniziare la fornitura per diverse migliaia di euro fin dal 1 maggio ha deciso di mollare tutto” ha aggiunto Borrelli comprendendo “il senso di smarrimento di Scarciello e augurandosi che ci siano ancora i margini per ripensarci e per tenere aperta la sua salumeria anche con l’aiuto di chi, come noi, ha provato a dare una mano concreta, al di là delle parole e della solidarietà fine a se stessa”.